Attualità

Apre a Milano il nuovo showroom RBM MORE

Pensato come se fosse una galleria d’arte, il progetto di allestimento del nuovo spazio in via Solferino 15 è stato curato da Marco Carini.

Ha aperto a settembre 2021 in via Solferino 15 in concomitanza con il FuoriSalone lo showroom milanese di RBM MORE, nuova unità operativa di R.B.M. S.p.A., azienda bresciana di punta nel settore idrotermico avente quattro stabilimenti di produzione in Italia, cinque filiali in Europa e Stati Uniti, e più di 250 dipendenti nel mondo.

Occuparsi di clima, oggi, significa dover comporre esigenze di efficienza, risparmio e sostenibilità, e proprio per questo RBM MORE è la scelta perfetta, proponendo sistemi integrati che trovano il loro fulcro nell’irraggiamento, il modo naturale in cui si diffonde il calore.

Pensato come se fosse una galleria d’arte, il progetto di allestimento del nuovo spazio in via Solferino 15 è stato curato da Marco Carini.Per la realizzazione dello spazio di RBM MORE mi sono ispirato alle performance artistiche di Dan Flavin, l’artista minimalista newyorkese che negli anni ’70 voleva far provare sensazioni dirette attraverso i suoi lavori, così come all’installazione site-specific di Olafur Eliasson per la Tate Modern di Londra del 2003, che faceva sperimentare ai visitatori sul proprio corpo il passare delle stagioni. Ogni spazio è diverso dall’ altro e ognuno ha una propria personalità, una propria storia: RBM MORE è un invito a pensare e progettare gli spazi da abitare nel rispetto di ogni esigenza individuale, offrendo soluzioni perfettamente calibrate e un ambiente abitativo salubre e confortevole, grazie alla sinergia tra i diversi sistemi. Caldo come il sole che scalda la terra, leggero come il vento che porta freschezza, fluido come l’acqua, spontaneo e silenzioso come la vita”.

Il progetto di Carini permette ai visitatori di provare un’esperienza in prima persona, lungo un percorso in cui gli impianti e le tecnologie di RBM MORE interagiscono direttamente con gli ospiti. Esposto a vista come un quadro di una galleria, o perfettamente celato nell’architettura, ogni sistema RBM MORE è reso parte integrante della struttura caratterizzata dalle volte a mattoni dell’’800: una comprensione facile per i visitatori del funzionamento dei sistemi, parti essenziali del flusso ma non protagonisti dello spazio, a suggerire una loro possibile collocazione discreta anche nei contesti storici più pregiati.

Il percorso si snoda attraverso una zona di prima accoglienza che porta verso uno spazio organizzato per la relazione diretta con i visitatori, oppure verso un luogo di apparente passaggio, flessibile, di possibile relazione o di operatività semplice. All’interno degli spazi i sistemi RBM MORE si declinano in più varianti, da soluzioni a pavimento con rivestimenti in parquet, a quelle a parete in cartongesso, a sistemi posizionati nella zoccolatura o nel controsoffitto. Una scala porta poi verso il piano interrato, da dove si può accedere ad una stanza vetrata esperienziale, in cui gli impianti a vista ed in azione permettono di provare sul proprio corpo l’esperienza diretta del caldo, del freddo, della profumazione, del ricircolo dell’aria, del silenzio. Di fronte a questa uno spazio tecnico-pratico, il box di inerzia termica, è pensato per far provare ai visitatori i sistemi ed interagire con essi in prima persona. Sei tipologie di impianto radiante, tre a pavimento e tre a soffitto, vengono allestite in parte con tubazioni a vista per mostrarne la reale stratigrafia, per permettere di apprezzare la versatilità dei sistemi RBM MORE sia sotto l’aspetto tecnico prestazionale che sotto quello architettonico, dando la piena libertà all’architetto di utilizzare spazi che normalmente sono occupati dagli impianti tradizionali.

I sistemi a vista sono integrati da un’illuminazione bluastra o aranciata per rendere ancora più magici gli impianti, portando il visitatore a pensare che in un dato ambiente ci sia una temperatura tendente al fresco o al caldo. Alle pareti pannelli radianti idraulici o elettrici, coperti da materiali diversi, per rendere più efficace il messaggio che gli impianti RBM MORE possono interagire indifferentemente con ceramica, parquet, cemento, argilla e persino sughero, materiale isolante per eccellenza che, nonostante le sue caratteristiche, non limita le prestazioni dei sistemi RBM MORE. Anche nei bagni sono presenti impianti radianti elettrici dietro gli specchi e sistemi che recuperano il calore dall’aria in aspirazione.

Lo scopo di un’esperienza di questo tipo è offrire agli studi di architettura ed ai progettisti la possibilità di comprendere meglio il funzionamento ed i pregi degli impianti RBM MORE, per permettere loro di relazionarsi sapientemente con gli impiantisti, e soprattutto con i loro clienti.