#IlSettoreBagnononsiferma

#ilsettorebagnononsiferma: l’intervista all’agenzia tac comunic@zione

taconline.it, che è stata la prima piattaforma digitale dedicata ai giornalisti, oggi è un punto di incontro ideale dove le aziende mettono a disposizione h24 contenuti pronti per essere utilizzati dai giornalisti secondo le loro esigenze

Abbiano intervistato tac comunic@zione, un’agenzia specializzata nella gestione delle attività di Ufficio Stampa e Relazioni Pubbliche digitali e tradizionali.

#ilsettorebagnononsiferma” significa “troviamo nuove soluzioni e nuovi modelli” compatibilmente con le condizioni e le norme da rispettare. Voi come si siete organizzati?

In realtà per noi e per il nostro lavoro non è cambiato molto. Abbiamo iniziato nel 2001 ad investire risorse umane e finanziarie per sviluppare delle solide connessioni di rete. taconline.it, che è stata la prima piattaforma digitale dedicata ai giornalisti, oggi è un punto di incontro ideale dove le aziende mettono a disposizione h24 contenuti pronti per essere utilizzati dai giornalisti secondo le loro esigenze, approfittando dei servizi messi a disposizione dalla piattaforma. Gran parte delle nostre attività di ufficio stampa e media relations si basano su queste modalità e la soddisfazione dei nostri clienti italiani ed esteri ce lo conferma ogni giorno.

Quando avete capito che era arrivato il momento di assumere modalità diverse? Come le avete comunicate ai vostri clienti?

Abbiamo rapidamente approntato una newsletter con la quale abbiamo disegnato la nuova organizzazione del back office, ricordato tutti gli strumenti digitali che mettiamo a disposizione, confermato che non avremmo perso neppure un’ora di lavoro e che siamo costantemente rintracciabili telefonicamente e digitalmente. Una posizione molto apprezzata, soprattutto dai nostri numerosi clienti esteri. Negli anni ci eravamo comunque già resi conto che la distanza fisica non poteva e non doveva rappresentare anche una distanza di comunicazione. Uno dei nostri talenti è la flessibilità: operativa, di trasferta, di collaboratori. Non abbiamo fatto altro che evidenziarlo il più possibile ed adattarlo al periodo. Per tac comunic@zione il world wide web significa da molti anni world wide working .

Come e cosa sente la necessità di comunicare in questo momento un’azienda?

Molti operatori del nostro settore sono operativi anche in questo periodo e molti Comuni hanno inserito le rivendite di materiali idrotermosanitari e arredo bagno nei servizi indispensabili. Il mercato è in pausa, ma naturalmente non per sempre. Terminata l’emergenza, i clienti avranno bisogno di certezze – sui tempi di consegna, sul controllo della qualità, sulla completezza delle gamme – e ripartirà con maggiore accelerazione chi avrà saputo dare anche durante questo periodo una sensazione di presenza e continuità alla sua azione, chi non dovrà “ricominciare da capo”. Noi stiamo aiutando i nostri clienti a comunicare ottimismo – pur senza nascondere le difficoltà – continuità, organizzazione, chiarezza sui progetti futuri. Tutti valori che contribuiscono a raccontare una azienda ben conscia delle difficoltà ma pronta ad affrontarle con la certezza di poterne uscire.

Come hanno reagito le aziende con cui lavorate, considerando che molte sono straniere… come si rapportano al nostro Paese?

Da un punto di vista umano, tutti hanno dimostrato solidarietà al nostro Paese. In Inghilterra e in Germania chi può lavora già in “smart working”. I reparti produttivi sono ancora attivi. Questa è una condizione, purtroppo, che toccherà da vicino tutti, ma per capire quali saranno i veri impatti saranno determinanti le scelte di ogni governo sul tema Per il momento quasi tutte le nostre le Aziende sono, in generale, preoccupate ma con un pensiero positivo al futuro (c’è chi sta pensando ad organizzare degli eventi per il lancio di nuovi prodotti).

La comunicazione, come può darci una mano?

È proprio nei momenti di crisi che la comunicazione diventa fondamentale. Una “buona comunicazione”, aggiungiamo, utile a contrapporsi alle molte notizie confuse che arrivano da ogni parte. In aggiunta alla normale comunicazione istituzionale e di prodotto, in questi periodi occorre insistere su messaggi che trasmettano continuità di intenti e vicinanza emotiva al mercato di riferimento, per non rompere il filo che lega tra loro i vari attori della filiera.