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IL BAGNO ARCHITETTURA | Atrio, il progetto di Francesco Meneghello

Atrio è un progetto bifronte e, come dice il nome con cui il designer Francesco Meneghello ha battezzato la sua idea di un luogo del benessere open air. Atrio è un ingresso, anzi, un doppio ingresso verso Inedite esperienze sensoriali.

Quello di Francesco Meneghello, giovane e talentuoso progettista d’interni con studio a Milano, è uno dei due bagni outdoor che presentiamo nel volume il Bagno Architettura. Un progetto che riflette su un’auspicata condivisione dello spazio wellness, sul concetto di riservatezza e sulle sue contraddizioni.

Tra utopia, realtà e provocazione, il sogno di una nudità del corpo e dell’anima in un luogo senza sovrastrutture. Chiediamo a Francesco come vive l’attuale propensione, in casa, verso tutto ciò che è naturale. «Credo che sia frutto della ricerca dell’individuo di una dimensione meno virtuale, surrogata e più vera».

Una ricerca che è alla base del mutamento, negli ultimi anni, dello spazio del benessere? «Non sono convinto che il bagno abbia subito una grande evoluzione – ci spiazza il progettista. «Sicuramente l’ha avuta nella forma, ma non molto nel contenuto, che rimane un po’ sempre lo stesso. Anzi, paradossalmente si aspira a recuperare un benessere antico, primordiale (che è il fulcro del concept del mio progetto), cercando di ripristinare quello speciale contatto con il corpo che caratterizzava le antiche terme romane».

Obiettiamo che la tendenza a dislocare vasca e altri elementi benessere nella zona notte o giorno non rappresenta un cambiamento così poco significativo. «Questo però succede negli hotel – ribatte il progettista –, non nelle case private medie dove, al di là di finiture, materiali e sanitari evoluti, il concetto base della stanza da bagno non cambia: una scatola chiusa dotata di privacy. L’uscita di lavabo o vasca da questa scatola è un tentativo ancora un po’ troppo timido. Al vero momento di condivisione del benessere nello spazio domestico manca ancora molto».

A questo punto pretendiamo da Meneghello la sua proposta per trasformare lo spazio del benessere in modo sostanziale. «Innanzitutto mi svincolerei dal concetto tanto preteso di privacy e trasformerei quello del wellness in un momento di reale condivisione (a parte, ovvio, i vasi) è una concezione moderna e del tutto giustificata, che condivido anche se non mi dispiacerebbe uno scenario, proprio come i romani, in cui si riusciva a parlare di business anche nei momenti più intimi, appunto nelle aree outdoor. Un po’ come avviene in una piscina, dove ci si muove senza abiti con naturalezza e anche in presenza di persone che non appartengono alla nostra sfera più privata»

Questo è solo uno stralcio dell’articolo. Per leggerlo interamente CLICCARE QUI.

Il progetto Atrio è stato realizzato grazie a:

Fratelli FrattiniRubinetteria BORGIA
DuravitSanitari ME BY STARK
SpatiumPiscina PLANAR
PucciPlacca ECO MATIC

Partner tecnico: Domus 3d BY MATICAD