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Residenze diffuse di Burano: inaugurate le prime case 

Il Venissa Wine Resort che ha sede sull’isola di Mazzorbo ha inaugurato in questi giorni le prime nuove residenze diffuse a Burano, realizzate in collaborazione con dieci aziende made in Veneto, tra cui Glass1989, e con il prezioso contributo delle maestranze locali.

Sono state inaugurate in questi giorni le prime residenze diffuse, volute dalla famiglia Bisol, già proprietaria della Tenuta Venissa sull’isola di Mazzorbo, attaccata da un ponte all’isola di Burano. Sull’isola di Mazzorbo vive una piccola oasi di colori, sapori e arte grazie alla “vigna murata di Venissa” in cui la famiglia Bisol è riuscita a riportare a nuova vita l’antico vitigno Dorona di Venezia. Come ci spiega Matteo Bisol, figlio di Gianluca, direttore di Venissa, oggi la famiglia è impegnata in un’altra grande impresa: ridare nuova vita alle tipiche case dei pescatori sull’isola di Burano. Un modo per non perdere questo prezioso patrimonio architettonico e per dotare l’isola di strutture di accoglienza per il pernottamento. Oggi infatti l’isola è meta di un turismo diurno utile ma anche pesante per certi versi, che in alcuni periodi rischia di soffocare e immobilizzare le attività della comunità locale. “Con il progetto delle residenze diffuse – ci spiega Matteo Bisol – vogliamo offrire ai turisti la possibilità di pernottare su questa bellissima isola ma anche agli abitanti il vantaggio di assorbire e sfruttare meglio il turismo sull’isola”. È un progetto di integrazione quindi, che parte da un lavoro di integrazione. Per la ristrutturazione infatti la famiglia Bisol e gli architetti che hanno collaborato al progetto hanno scelto di appoggiarsi solo ad aziende venete e agli artigiani dell’isola. Le residenze diffuse infatti, così definite perché distribuite in più edifici, le ex case dei pescatori appunto, hanno coinvolto, ad esempio, per i pavimenti degli ingressi in mosaico Orsoni, l’unica fornace presente ancora oggi a Venezia, che da anni realizza artigianalmente i mosaici più importanti al mondo. I legni sono di Itlas, realizzati con le stesse tavole del Piave un tempo usate per la realizzazione della flotta navale della Serenissima. Molte parti degli arredi sono di aziende del Triveneto tra cui Moroso, Arclinea, Trend. 

All’azienda di Oderzo Glass 1989 sono stati affidati progettazione e realizzazione dei bagni. Glass1989 ha chiuso il 2015 con 21 milioni di euro di fatturato. Presente in oltre 30 paesi al mondo, nel 2015 in Italia è cresciuta del 25%. Come spiega Stefano Boccalon, AD dell’azienda, Glass1989 è arrivata a raggiungere questi risultati grazie soprattutto alla capacità di innovare e di valorizzare il suo capitale umano. “Abbiamo ascoltare i nostri clienti, che sono cambiati tantissimo negli ultimi anni e hanno bisogno di una guida. Abbiamo investito molto in fiducia, e oggi questo ci sta ripagando. Ci abbiamo messo la faccia. Siamo passati da vendere docce a vendere sistemi destinati a un’area doccia allargata. Progetti come Venissa – ha concluso al termine della conferenza stampa che si è tenuta lo scorso 25 maggio presso la Tenuta Venissa – nascono dalla nostra fiducia nelle relazioni e nelle peculiarità del territorio”.