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Industria & Design: Albatros, una visione etica del lusso

Quello che fino a poco tempo fa poteva suonare come un ossimoro, oggi è una filosofia aziendale. I nuovi titolari di Albatros e l’art director Claudio Papa l’hanno sposata fin dai primi mesi della nuova vita dello storico brand, che torna in questo modo a dettare tendenza nel mondo wellness.

Colti, informati, benestanti e sempre più sensibili alle tematiche ambientali, attenti alla sostenibilità, ai consumi, ma anche al design e all’innovazione: è questo il profilo degli utilizzatori del nuovo millennio, giovani e meno giovani. Nel mondo wellness, sono proprio loro spesso a orientare le scelte delle aziende che in molti casi ne soddisfano le esigenze grazie alla sinergia con lungimiranti designer. È il caso Albatros e Claudio Papa, che abbiamo intervistato insieme a Susanna Iamunno, che oggi guida l’azienda insieme al padre Gerardo Iamunno e Alessandro Rorato.

Vasche idromassaggio, minipiscine, docce, bagno turco e saune sono le categorie destinate al benessere e rilanciate dal brand, associando alla tecnologia d’avanguardia, tutti i valori del made in Italy: qualità, cura per i dettagli e attenzione alla linea. Basti pensare alle vasche Soreha Wall, in solid surface, materiale  edotate di un cassetto estraibile; alle minipiscine che grazie ai nuovi motori delle pompe, riducono drasticamente i consumi; alle saune concepite in modo tale da contenere la dispersione del calore, quantificando il costo di una seduta di circa 15 minuti, in 56 centesimi di euro. Infine, alla versione compatta del generatore per bagno turco, l’Hammam Plus Contract che misura 50cm di altezza, 60cm di larghezza e 10cm di profondità. Ultra compatto. Come hanno avuto modo di raccontarci, Susanna Iamunno e Claudio Papa, tutte le novità della nuova produzione Albatros quindi si distinguono per l’elevata componente tecnologica e l’attenzione al design, ma anche per la loro vocazione sostenibile che risponde a un’esigenza sempre più sentita dalla nuova clientela.

L’individuazione di nuovi valori

Nell’acquisto di prodotti “non di prima necessità”, come quelli legati al mondo wellness, a orientare la scelta dei consumatori può essere proprio un desiderio di sostenibilità, risparmio energetico e rispetto per l’ambiente. Del resto, questa rinnovata sensibilità per certe tematiche, ha trovato conferma nel recente successo ottenuto alle ultime elezioni dell’Unione Europea, dai partiti ecologisti.

“Il compito dell’industria è quello di intercettare certe sensibilità, assecondandole, mentre il ruolo del progettista è non solo quello di creare qualcosa di nuovo, ma anche quello di pensare alla produzione e al ciclo di vita di un prodotto – ha affermato Claudio Papa. – In anni nei quali, ad esempio, l’acrilico ha dominato la produzione di vasche da bagno, non si è probabilmente riflettuto abbastanza sul tema dello smaltimento di questo materiale che pone non pochi problemi. Se, quindi, da un lato la scelta dei materiali può essere vincolante nell’ideazione di un prodotto, dall’altro permette preventivamente di sapere quale sarà il loro destino a fine vita, dal momento che i nuovi materiali possono essere tra l’80% e il 90% riciclabili”. Impatto ambientale, riutilizzo e ricircolo dei materiali, sono tutti valori che hanno un ruolo centrale per Albatros, veicolati anche attraverso una comunicazione, mirata a trasferire le peculiarità di prodotti complessi, anche a vantaggio di consumi e ambienti. Come, infatti, viene evidenziato dall’azienda, i risparmi energetici legati, ad esempio, alla gestione delle mini piscine, sono dieci volte più bassi rispetto a quelle dei marchi concorrenti, grazie all’introduzione di nuovi motori implementati. “A fronte di prodotti con specifiche simili, i consumatori acquistano con più tranquillità quelli dalle caratteristiche per così dire green, ha proseguito Papa. Non a caso, le categorie del marchio Albatros che rispondono a certi criteri, sono tra quelli più richiesti. Abbiamo concepito soluzioni che potessero facilmente risolvere questioni pratiche, senza mai trascurare funzionalità ed estetica”.

Questo che avete letto è un estratto dell’articolo che si trova sul numero 314 del Bagno Oggi e Domani che potete leggere QUI.