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B CRITIC – La natura e l’artificio della ceramica secondo Cristina Faedi

Evolvendo continuamente tra estetica e performance tecnologiche, la ceramica oggi non ha più limiti ed è in grado di intercettare e anticipare ogni minimo "movimento tellurico" di trend e esigenze abitative. Il pensiero di Cristina Faedi

Cristina Faedi, Responsabile Attività Promozionali di Confindustria Ceramica (Associazione dell’Industria Ceramica Italiana) e di Cersaie, racconta al Bagno Oggi e Domani il grande valore della ceramica.

Da oltre 20 anni ho il privilegio di vivere in prima persona un osservatorio permanente sulla ceramica e il design dove l’Italia gode di un primato, in entrambi i settori. Con la ceramica italiana si è scritta la storia e ricostruita una nazione, che dai numeri civici e dai nomi delle vie in ceramica ha saputo riorganizzarsi, traducendo in industria nazionale ciò che prima era la tradizione di un distretto. Una innovazione di prodotto e di processo tutta italiana che ci ha resi famosi (e copiati) in tutto il mondo. La storia ed il commercio internazionale, la local a glocal, hanno fatto il resto, fungendo da propulsori per un settore che oggi esporta oltre l’85% della sua produzione. Il design ceramico ha saputo evolvere con gli stili ed i trend del momento, a volte azzardando un anticipo che ancora la tecnologia non era pronta ad offrire, benché l’intuizione stilistica fosse giusta. Ora, fra estetica e prestazioni tecniche del prodotto, non c’è limite per la ceramica che intercetta ogni minimo “movimento tellurico” dei trend abitativi in voga e vi si adatta perfettamente. Una innovazione che si sa evolvere quindi, ma che non dimentica le proprie radici: la ceramica rivendica la propria natura di pixel decorativo, recupera la sua autenticità nei formati tradizionali 20×20, nelle gamme cromatiche più in voga al momento, declinando con eleganza pattern, textures di superficie, effetti 3D e geometrici a guisa di moderno wallpaper. I “classici intramontabili” dei decori della tradizione vengono reinterpretati esteticamente in chiave contemporanea ed aggiornati tecnicamente nelle prestazioni di resistenza e di durevolezza che il gres porcellanato oggi garantisce. Nel progetto di interior e di architettura, la ceramica definisce sapientemente spazi e volumi, all’interno così come all’esterno, con spessori macro per percorsi carrabili e micro per i rivestimenti anche di mobili. Le lastre ceramiche di oltre tre metri consentono una straordinaria continuità di superficie, così come la versatilità di micro-mosaici da 5 mm crea effetti inaspettati. Natura ed artificio sono da sempre un mix creativo e di grande ispirazione per la ceramica: pietre naturali, gemme preziose, sabbia del deserto, agglomerati per interpretazioni classiche, così come gli effetti ossidati, arrugginiti, cementizi orientati ad un mood più contemporaneo e materico. Design e sostenibilità vanno a braccetto in una industria tecnologicamente avanzata che fa della qualità delle materie prime, del rispetto dell’ambiente e dei propri lavoratori un punto di forza a livello internazionale. Amo definire la ceramica italiana di oggi “software” e “hardware” del nostro vivere quotidiano, raffinato elemento decorativo ed innovativo prodotto al servizio del progetto, sempre in grado di reinventarsi. A volte mi diverto a guadare i prodotti degli ultimi decenni come fossero foto di famiglia, e tutte le volte mi sorprendo.  

Questo è solo uno stralcio dell’articolo che potete leggere interamente sul numero 321 del Bagno Oggi e Domani. Per accedere all’edizione digitale CLICCATE QUI