Speciale Salone

Salone del Mobile.Milano 2024 vola nel futuro con neuroscienze e IA

Il Salone del Mobile.Milano anticipa il 2024, partendo da neuroscienze, AI e un nuovo hub di ricerca a servizio della Manifestazione e della città, un ecosistema unico al mondo. Ridisegnati i percorsi di visita al Salone Internazionale del Bagno, che avrà come temi la sostenibilità e il risparmio idrico

Si è tenuta ieri la conferenza stampa del Salone del Mobile.Milano, manifestazione “cult” che andrà in scena a Rho Fiera dal 16 al 21 aprile 2024 con la presenza del Salone Internazionale del Bagno. Focus di questa edizione saranno le neuroscienze e l’IA. Il Salone continua il suo percorso di evoluzione, ampliando il suo campo di azione e confermando una collaborazione con il Dipartimento e la Scuola del Design del Politecnico di Milano per l’istituzione di un osservatorio permanente di analisi dell’ecosistema Salone del Mobile/Milano Design Week e del suo impatto sulla collettività in termini di sostenibilità, inclusione, circolarità, crescita e passaggio di competenze.

“Il Salone abita Milano da sempre ed è stato la scintilla che ha acceso le moltissime iniziative indipendenti che animano quella settimana. Riteniamo che sia imprescindibile mettersi in relazione con le istituzioni, gli stakeholder e tutti gli altri attori in scena in quei giorni, per poter svolgere nel modo migliore quel ruolo sociale e istituzionale che permetterà alla Manifestazione di generare ulteriore valore positivo a beneficio della città e della collettività”, ha spiegato la presidente del Salone Maria Porro. Per questo, ha aggiunto, “abbiamo voluto indagare la possibilità di coinvolgere il Dipartimento e la Scuola del Design del Politecnico di Milano per analizzare in maniera scientifica, autorevole e super partes la natura culturale-socio-economica dell’ecosistema Salone del Mobile/Milano Design Week”.

“La nostra idea è quella di riuscire a documentare con l’accesso ai dati disponibili questo fenomeno che è il Salone del Mobile”, ha spiegato Francesco Zurlo, preside della Scuola di Design del Politecnico di Milano. “Raccoglieremo dati come quello sull’affluenza ma poi tutto ciò che accade all’esterno sono database un po’ sporchi che vanno affrontati con una metodologia. Per contribuire a creare una fenomenologia del Salone del Mobile”.

Obiettivo comune è la definizione di un osservatorio permanente che elabori un sistema di rilevamento, osservazione e interpretazione di quanto accade in città in quei giorni. “Questo ecosistema non è mai stato misurato, non esistono dati numerici che raccontano in modo esaustivo questo fenomeno”, ha spiegato Porro. “Abbiamo riflettuto e capito quanto sia importante raccogliere questi dati per descrivere ciò che il Salone rappresenta e anche per promuovere una maggiore sostenibilità dell’evento. Questo perché il Salone ha anche un ruolo che possiamo definire sociale e istituzionale nei confronti della società e della collettività”.

Il re-design dell’edizione numero 62 è partito dall’ascolto dei visitatori, delle aziende espositrici e degli stakeholder, tutti coinvolti a vario titolo in interviste sul campo o in tavoli di lavoro più specialistici per coglierne percezioni, desideri e necessità. Così, dal momento che l’approccio human centric suggerisce di porre al centro delle scelte strategiche e di business l’essere umano in una prospettiva sempre più olistica una grande intuizione è stata quella di affidarsi alle neuroscienze. Grazie alla loro applicazione, a opera di Lombardini22, la manifestazione ha analizzato i comportamenti emotivi e inconsci delle persone, che percorrono e abitano padiglioni e stand, per progettare esperienze utili e originali basate su comportamenti reali e nuovi ingaggi emozionali, esperienziali e relazionali volti a creare momenti e contatti di qualità. Qui sotto: concept re-design percorsi Salone del Mobile Milano_Lombardini22. 

In quest’ottica, verranno ridisegnati i percorsi di EuroCucina e del Salone Internazionale del Bagno, padiglioni adiacenti e collegati per la prima volta, con un’ottimizzazione di tempi e spazi che semplificherà ulteriormente la visita, rendendola più ricca e più efficiente, offrendo pari accessibilità e visibilità a tutti gli espositori. Risultato che si otterrà rinunciando al classico decumano e rivedendo il layout in ottica concentrica con boulevard ad anello, su cui si affacceranno da entrambi i lati le aziende, come fossero le vetrine di una via del centro città. Si riuscirà, così, ad avere accesso a tutti gli stand percorrendo la metà della distanza rispetto all’allestimento tradizionale e senza il rischio di smarrirsi o confondersi. Per quanto riguarda i temi al centro del Salone Internazionale del Bagno, le proposte in scena punteranno su tecnologia all’avanguardia, sul risparmio idrico e sull’utilizzo di materiali a basso impatto, riciclabili, circolari. Una grande installazione immersiva racconterà la sostenibilità: in un scenografico palcoscenico convergeranno dati, ricerche e innovazioni connessi con le sfide della salvaguardia del pianeta e delle sue risorse.