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La forza dell’acciaio… in mare

Il contract navale si rivela sempre più terreno importante per gli investimenti delle aziende dell’arredo bagno, impegnate nella ricerca di materiali e soluzioni ad hoc per rispondere alle particolari condizioni che un “bagno navigante” presenta.  

Come spesso gli arredamenti di abitazioni marittime si ispirano alle barche in navigazione sul mare, così molte fra le aziende del settore bagno si sono allargate, anche grazie agli input provenienti dai designer, al contract navale. Il che comporta lo sviluppo di prodotti ad hoc o comunque già concepiti per rispondere esattamente alle esigenze di questo specifico settore.

Tra i contributi che arrivano dalle aziende, spiccano le soluzioni Aquaelite. Case history particolare, quella di Aquaelite, perché rappresenta l’utilizzo dell’acciaio nel contract navale, per cui l’azienda ha creato una linea prettamente dedicata, Metal, in acciaio inox 316 di rubinetti e doccia, inserita nel catalogo 2017. La differenza con gli altri settori è data dalle problematiche relative alla durata dei materiali, perché i prodotti sono esposti alla nebbia salina e agli agenti corrosivi che derivano dal fatto di trovarsi per molto tempo in mare. L’acciaio Inox è più resistente di per sé all’aggressione di queste sostanze e i prodotti sono realizzato proprio con questa finitura, non con un trattamento che si va a sovrapporre ad altri. L’azienda ha dedicato tempo alla ricerca del materiale, che richiede lavorazioni più lunghe e laboriose, sempre a livello interno.

“Il contatto con il mondo navale – spiegano dall’azienda – avviene a volte attraverso architetti che cercano una linea particolare per un certo tipo di imbarcazioni, altre volte, come nel caso di navi da crociera, ci sono canali differenti, come la partecipazione a bandi di gara e il contatto è con gli uffici specializzati dell’acquisto. Sino ad oggi l’azienda non ha ancora partecipato a fiere del settore, il contatto è sempre avvenuto tramite architetti o contractor. Capita che si facciano forniture indirettamente, su richiesta di chi ha programmato un bagno prefabbricato e viene a cercare questi prodotti, mentre dove c’è una maggiore ricerca di design, si lavora direttamente con l’architetto che disegna il concept del bagno. I primi progetti risalgono a un paio di anni fa con discreti risultati e l’azienda ha scoperto che io settore navale può essere un ulteriore sbocco. Abbiamo dedicato tempo sulla ricerca del materiale, che richiede lavorazioni più lunghe e laboriose. Tutto a livello interno”.