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Riflessioni di design: l’intervista ad Anty Pansera

Anty Pansera ci racconta la sua quotidianità e sottolinea l'importanza di non riprendere tutto come lo abbiamo lasciato prima dell'emergenza

Anty Pansera è una studiosa d’arte, critica e storica del design molto nota. Da sempre attenta ai materiali che ha studiato, toccato e sperimentato in svariati settori, dall’oreficeria alla ceramica, è autrice di numerosi saggi. L’abbiamo raggiunta telefonicamente per raccogliere la sua testimonianza. 

Manca tutta la parte fisica della mia ricerca. Sono chiusa in casa con internet, i libri, ma in questo momento devo dire che sto bene anche qui. Sto facendo delle lunghe call su skype sul tema della misura con un gruppo di designer che sta coordinando Elisabetta Gonzo. Sono grandi riflessioni sul fatto che non dovremmo uscire dalle nostre case e riprendere tutto come prima. La quotidianità va ripensata. 

In generale sto portando avanti un master dello Iulm in cui mi occupo di design. Da quando è iniziata l’emergenza stiamo lavorando in piattaforma (Microsoft Team). Per questo corso preparo le video lezioni con le presentazioni in power point, faccio le verifiche dirette di apprendimento con gli studenti. Trovo questa modalità più intensa e faticosa ma da parte degli studenti ho l’impressione che apprezzino e che così abbiano più spazio per esprimersi. 

Inoltre sto finalizzando degli atti di un convegno sulle donne del Bauhaus che ho fatto a dicembre all’Accademia delle Belle Arti di Napoli. Sto scrivendo il testo per un saggio dedicato alla ceramista Rosanna Bianchi Piccoli che verrà poi presentato a settembre (speriamo) ad Argillà a Faenza. Per quella manifestazione curo tre mostre: una proprio su Rosanna Bianchi Piccoli, un’altra è su Giuseppe Pirozzi e la terza è su Giovanni Tamburelli. Sto poi correggendo le bozze di un libro di un amico che è mancato, un testo molto importante sulla comunicazione e sul marketing”. 

La foto di Anty Pansera è di Patrizia Sacchi.