Attualità

Claudio Luti di nuovo Presidente del Salone del Mobile.Milano

Mentre in Germania la scorsa settimana si festeggiava il successo del design Made in Italy a ISH di Francoforte, in Italia si rinnovavano i vertici del Salone del Mobile di Milano, dove il design e l’eccellenza dell’arredo Made in Italy giocano in casa. Claudio Luti torna Presidente del Salone del Mobile.Milano.

Designato dal Comitato della Business Unit costituita all'interno di Federlegno Arredo Eventi per gestire specificamente il marchio del Salone del Mobile e le sue attività fieristiche con deleghe operative, Claudio Luti (patron del marchio italiano Kartell) torna ad essere Presidente del Salone del Mobile.Milano. Luti sarà affiancato da Marco Sabetta, Direttore Generale e Andrea Vaiani, Direttore della Manifestazione.

Claudio Luti, che ha già ricoperto l’incarico di presidente del Salone dal 2012 al 2014, sarà impegnato in un progetto di ulteriore rafforzamento dell’immagine e del ruolo di leadership del Salone di Milano. “Ho accettato con piacere – spiega Claudio Luti – l’invito del nuovo Presidente di Federlegno Arredo Eventi Emanuele Orsini ad assumere questo incarico perché credo nel Salone del Mobile e nel suo valore strategico per Milano. È per me fondamentale preservare la centralità di Milano quale polo mondiale della cultura del design e del progetto e continuare a catalizzare al Salone l’attenzione non solo di architetti, designer e operatori commerciali, ma anche, come succede ormai da alcuni anni, di stakeholder e trend setter internazionali”.

L’appuntamento con l’edizione 2017 è ormai alle porte. Il Salone del Mobile si svolgerà dal 4 al 9 aprile con una agenda di eventi che si affiancano alla ricca proposta di prodotti che le oltre 2.000 aziende porteranno in fiera.

“Raccolgo il buon lavoro svolto da chi mi ha preceduto per questa edizione – continua Luti. In condivisione con i colleghi imprenditori che saranno parte della nuova squadra al mio fianco, sarà mio compito da subito progettare la struttura di una organizzazione che possa tutelare il marchio riconosciuto nel mondo e che deve continuare a essere la migliore rappresentazione del lavoro e degli investimenti delle nostre imprese”.