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I nuovi complementi Agape firmati Benedini Associati e Patricia Urquiola

Nuove forme e funzioni 2021 per una visione del bagno ancora più ricca di interazioni fra i singoli progetti. Lavabi, rubinetterie, mobili, vasche, luci, accessori: il dialogo aperto, le connessioni sono naturali.

Nel 2021 Agape espande il suo vocabolario architettonico e moltiplica le possibili interazioni fra i singoli progetti. È la matrice creativa e di pensiero del marchio italiano, fondato dai due fratelli Giampaolo e Emanuele Benedini, entrambi architetti: da quasi 50 anni disegnare oggetti che per loro natura intrinseca instaurano una relazione intensa con lo spazio che li accoglie. Icone di ieri e di oggi, progettate dallo stesso Giampaolo Benedini e da maestri del design e dell’architettura contemporanea, per convivere fra loro. Lavabi, rubinetterie, mobili, vasche, luci, accessori. Il dialogo è aperto, le connessioni sono naturali. Una visione del bagno come architettura dei sensi, completa e in divenire.

Partitura invisibile il buon progetto. Materiali, funzioni, emozioni calibrate in una sintesi sempre diversa, secondo un pensiero laterale e coerente che si traduce in pezzi senza tempo.

“Lavoriamo sull’equilibrio architettonico fra i progetti e le collezioni, studiati per collaborare senza forzature a un insieme che supera la somma delle parti. Per questo nel 2021 ci siamo concentrati in particolare su un sistema di contenitori di nuova concezione, Evo 21”, dichiara Emanuele Benedini, CEO di Agape.

Ideato da Giampaolo Benedini, Evo 21 è un programma che scompone il mobile nei suoi elementi essenziali: una cassa aperta costituita da fianchi, fondo e catene. “Concept di ispirazione il trilite, architettura archetipica per eccellenza. Volutamente privo di schiena e arricchito di nuove altezze, Evo 21 è studiato per dare massima semplicità di configurazione e installazione, insieme a una grande flessibilità non solo compositiva, ma anche estetica”, spiega Giampaolo Benedini. Come in certe architetture di Peter Eisenman che scompongono il volume in piani, giocando con le finiture e le campiture di colore lungo le superfici, Evo 21 permette di rompere la compattezza monolitica legata alla struttura del trilite e di ottenere effetti percettivi più dinamici e leggeri. Giampaolo Benedini disegna attorno a Evo 21 anche i nuovi lavabi Undici e Undici Inox. Nell’altezza di 11 cm funzionale alla struttura del sistema di contenitori, la famiglia risulta trasversale a tutto il mondo Agape.

Come Limòn, rubinetteria scultorea e insieme architettonica progettata da Patricia Urquiola, che racconta: “Intenzione condivisa con Agape dare forma a un oggetto semplice e facilmente abbinabile a tante situazioni diverse. Due gli elementi compositivi. Il corpo a cilindro e la sua sezione circolare, che funge da maniglia. Un oggetto “silenzioso”, nella sua semplicità e onestà funzionale, ma caratterizzato a modo suo da una presenza forte”.

Nuove varianti e declinazioni per diversi pezzi iconici Agape, tutte finalizzate ad amplificare assonanze e armonie. Come le rubinetterie Memory Mix, design Benedini Associati, che introducono nuove funzioni rispetto alla famiglia Memory ma in un’evidente continuità formale, e il nuovo lavabo rettangolare per Lariana di Patricia Urquiola. Ulteriori possibilità estetiche e compositive anche per lo specchio Narciso di Benedini Associati.