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La grande sfida di Milano Cortina 2026 per l’arredobagno italiano

Il tema è stato affrontato nel corso del convegno “Stanza da bagno e spazi del benessere nei luoghi dell’ospitalità in vista dei Giochi olimpici e paralimpici invernali di Milano-Cortina 2026" organizzato da Assobagno di FederlegnoArredo

Il tessuto imprenditoriale dell’arredobagno Made in Italy è composto per la maggior parte da Pmi fortemente specializzate e guarda con interesse al sistema del contract e delle forniture per grandi alberghi, grattacieli e residenze luxury. Anche in previsione di eventi come Milano Cortina 2026, per cui si attendono oltre 1,5 milioni di visitatori dall’Italia e soprattutto dall’estero in soli diciassette giorni. Il tema è stato affrontato nel corso del convegno “Stanza da bagno e spazi del benessere nei luoghi dell’ospitalità in vista dei Giochi olimpici e paralimpici invernali di Milano-Cortina 2026″ organizzato da Assobagno di FederlegnoArredo, che rappresenta i produttori italiani di arredi per il bagno, riuniti ieri al Palazzo delle Stelline a Milano in occasione dell’assemblea generale dell’associazione.

Il focus ha visto a confronto diversi interlocutori ed esperti del settore: Mauro Santinato, Founder & CEO di Teamwork Hospitality, l’Arch. Federico Spagnulo, Founder & Senior Partner Spagnulo & Partners, Marco Pratolongo, General Manager Complex Hotels (Starhotels E.C.HO – ANDERSON – RITZ), che hanno approfondito gli scenari che si prospettano in vista di eventi come Milano-Cortina 2026. Gli esercizi alberghieri Italia sono più di 32.000, per un milione di camere comprensive di stanze di bagno (fonte Istat).

“Le Olimpiadi 2026 rappresentano una grande opportunità per l’arredo bagno italiano su diversi fronti, e grazie alla loro indiscutibile flessibilità le aziende sono pronte ad affrontare la sfida” ha dichiarato Elia Vismara, presidente Assobagno. “Come settore siamo da sempre abituati a operare in un contesto alquanto articolato, perché l’ambiente bagno vede coesistere in una sola stanza diverse tipologie di prodotto, in grado di offrire comfort a lungo termine, che esigono armonia sia nelle forme che nella funzionalità. Sarà sempre più importante fare rete e concentrarsi su prodotti customizzati per mostrare il valore indiscusso del nostro Made in Italy, particolarmente apprezzato dai committenti stranieri, a una platea globale”.

A  riprova della grande attrattività dei prodotti italiani all’estero, le esportazioni del settore ammontano nel 2022 a 1,87 miliardi di euro e costituiscono il 42% del fatturato totale. I dati consuntivi del Centro Studi FederlegnoArredo confermano la Germania primo mercato estero (309 milioni di euro, +4,5%), seguita da Francia (286 milioni, -0,8%) e Regno Unito (94 milioni, +1,2%). Gli Stati Uniti (94 milioni, +15,1%) sorpassano la Svizzera (89 milioni, +7,7%). Andamento positivo in valore anche per tutte le altre principali destinazioni ad eccezione di Austria (stazionaria a -0,9%) e Polonia (-11,8%).

Secondo i dati Istat relativi al 1° trimestre 2023, l’export del sistema arredo-bagno nel periodo gennaio-marzo 2023 vale 439,7 milioni di euro, con una variazione del – 4,9% sul 2022. Germania (76,2 milioni,
-8,6%) Francia (72,5 milioni, -4,4%) e Regno Unito (24 milioni, +2,3%) si confermano prime tre destinazioni.

Da un’indagine su un campione rappresentativo di aziende per la chiusura del 2023 le imprese prevedono complessivamente un aumento delle vendite per il mercato estero, mentre l’andamento sul mercato italiano sarà simile al 2022.

“La metamorfosi che ha toccato la stanza da bagno nella casa ha già da tempo coinvolto anche le strutture ricettive, che scelgono prodotti di design estremamente personalizzati e innovativi progetti di wellness – conclude Vismara – E il mercato immobiliare di lusso anche in Italia sta crescendo a un ritmo rapido, con un’enfasi sempre maggiore sulla facilità degli acquisti “chiavi in mano”, con standard elevati in termini di design, qualità dei materiali e tecnologie innovative. È una tendenza che oggi coinvolge anche luoghi come edifici pubblici, aeroporti, stazioni, musei, ristoranti, teatri e università”.

Sostenuto dal mercato residenziale, il sistema arredobagno si è dimostrato tra i più resilienti anche in periodo Covid: il fatturato alla produzione del 2022 ha segnato un +9,1% sull’anno precedente, per una filiera composta da operatori con una presenza consolidata sul mercato. Il settore dell’arredo bagno italiano coinvolge circa 950 industrie produttrici per circa 23.000 addetti, con un giro di affari annuo di oltre 4,4 miliardi di euro.