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ONE TO ONE TO DESIGN #336 | La placca di comando Less is More raccontata da Alessio Pinto

La placca di comando Less Is More, progettata dall'architetto Alessio Pinto, con cui OLI ha vinto numerosi riconoscimenti internazionali, è un progetto orientato verso la semplicità intesa come elemento mediatore tra l’oggetto e l’utente. Ecco uno stralcio dell'intervista al designer pubblicata sul numero #336 del Bagno Oggi e Domani

Less is More è un progetto costruito su due principi ispiratori, la memoria e il gesto intuitivo. Il suo utilizzo avviene attraverso la trazione di due cordini, questo movimento, che appartiene ad un sistema di scarico non più in uso, richiama alla memoria i primi meccanismi sanitari della storia dell’arredo bagno. L’intuizione stabilisce una relazione empatica tra l’oggetto e chi lo utilizza, ed è l’empatia su cui Alessio Pinto fa leva per raccontare la sua placca di comando: il suo uso induce alla partecipazione da cui emerge la comprensione del meccanismo della placca.

I cordini e le pulegge (anche se solo accennate) rappresentano uno schema di funzionamento di immediata comprensione rispetto alle pulsantiere moderne. L’importanza del nome che porta questa placca, Less is More, celebre motto di Mies van der Rohe, è la conseguenza di un processo deduttivo compiuto in relazione al sistema di funzionamento. La citazione diventa un pretesto, un gioco ben costruito, per indicare le quantità di acqua necessarie alle nostre esigenze: la placca di comando assume le sembianze di una lavagna su cui sono chiare le indicazioni da seguire. Inoltre l’autorevole riferimento offre l’occasione per elaborare una moderna interpretazione in grado di identificare e differenziare la placca Less is More da tutte quelle già presenti sul mercato.

Architetto Pinto, come nasce l’idea della placca di comando Less is More?

Lavoro nel mondo dell’arredobagno da molto tempo, abbastanza per pensare che molti dei sistemi di interfaccia che noi utilizziamo quotidianamente non abbiano molta forza. Non sempre i comandi che usiamo sono ben fatti e spesso la placca che li incornicia crea confusione rispetto ai pulsanti, come ad esempio la finitura monocolore o l’utilizzo estremo del minimalismo che finisce per nascondere delle funzioni importanti. Nello specifico, molte delle placche di comando che si trovano sul mercato oggi fanno fatica a dialogare con l’utente: se progettato bene, un oggetto comunica bene il suo funzionamento. Prendiamo ad esempio una maniglia generica: ha un perno e una leva, per cui è la forma stessa a comunicare che intorno al perno si crea un momento di rotazione che consente di aprire la porta. Da qui parte il mio metodo di progettazione, per raccontare gesti intuitivi e ricordi legati ai gesti stessi. È successo così per la placca Less is More. Il gesto che azionava lo scarico dell’acqua della vecchia cassetta Catis montata in alto è rimasto chiaramente impresso nella mia memoria, ho voluto recuperarlo. Come? Ho studiato la forma pensando di creare due semi rocchetti fuori-uscenti che annunciavano la carrucola interna, ma che mi consentivano anche di posizionare a una certa distanza dal fondo il cordino e il pesetto, quasi come se il loro avanzamento fosse un ulteriore invito all’utilizzo. Da lì è stato facile pensare di utilizzare dei cordini di misure diverse, uno più corto, l’altro più lungo, per indicare la quantità di acqua erogata. Il posizionamento dei cordini è stato oggetto di discussione: normalmente le placche prevedono il pulsante più grande a sinistra e quello più piccolo a destra, io invece ho invertito le posizioni per mettere in risalto la progressione del flusso d’acqua… il cordino più corto a sinistra e in successione il più lungo a destra dove il flusso aumenta.