Attualità

Alcova annuncia le due location della Milano Design Week 2024

La settima edizione della fiera off indipendente si terrà in due nuovissime location

La settima edizione di Alcova – piattaforma internazionale per il design contemporaneo – aprirà al pubblico dal 15 al 21 aprile nella cornice inedita di due ville iconiche dell’area metropolitana milanese, Villa Borsani e Villa Bagatti Valsecchi . Ormai meta imperdibile della Milano Design Week, Alcova presenta progetti di designer, gallerie, aziende, istituzioni e scuole in dialogo con straordinarie opere di architettura. Un approccio che è lo stesso da anni, ma che ogni anno produce risultati nuovi e sorprendenti .

I filoni di ricerca si rinnovano, intrecciandosi: materiali e processi produttivi tecnologici e sostenibili, artigianato contemporaneo, estetica sperimentale, questioni sociologiche, politiche e globali. Alcova invita il pubblico in un microcosmo quasi surreale: un contesto storicamente rilevante in cui riunirsi per immaginare il futuro del design attraverso installazioni, performance e momenti collettivi.

Villa Borsani
Costruita durante la Seconda Guerra Mondiale e completata nel 1945, è un capolavoro dell’architettura residenziale modernista progettata e costruita dall’architetto Osvaldo Borsani come casa familiare adiacente agli impianti di produzione dell’atelier di mobili Borsani ABV (Arredamenti Borsani Varedo). Circondata da un rigoglioso giardino, è un esempio raro e perfettamente conservato dello stile modernista riccamente stratificato dell’architetto, che incorpora elementi artistici unici e distintivi – come un camino di Lucio Fontana. Oggi è conservata come residenza privata dai discendenti della famiglia e come sede dell’Archivio Osvaldo Borsani.

Villa Bagatti Valsecchi
Costruito per la nobile famiglia milanese dei Bagatti Valsecchi, che lo utilizzava come ritiro estivo per sfuggire alla calura cittadina e per intrattenere ospiti e amici, è uno degli esempi più significativi di architettura villa ottocentesca in Lombardia. L’architettura della villa è caratterizzata da un massiccio blocco centrale affiancato da due ali inferiori con copertura a terrazzamenti. Una caratteristica notevole della villa è il suo portico, sostenuto da colonne quattrocentesche provenienti dal Lazzaretto di Milano (lo storico ospedale della peste) quando fu demolito. La villa è circondata da ampi giardini, divisi in due stili distinti: giardino formale all’italiana sul retro, lungo il suggestivo viale, e giardini all’inglese nelle zone laterali. La Villa è oggi conservata e gestita dalla Fondazione La Versiera 1718.