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ONE TO ONE TO DESIGN #329 | Il rubinetto Fold di Lorenzo Damiani

Il rubinetto Fold di Lorenzo Damiani apre la nuova rubrica One to One to Design. One è il progetto di design selezionato per riflettere sulla tipologia del prodotto e il suo sviluppo. One è il designer intervistato per (de)codificare i canoni che hanno segnato la ricerca formale e strutturale del prodotto preso in esame. Partiamo dal rubinetto, che ha preso una “piega” che (quasi) nessuno si aspettava!

Fold è la collezione di rubinetti ed accessori da bagno in tubolare di ottone cromato prodotta da Ceramica Flaminia su disegno di Lorenzo Damiani. La ragione della scelta è, al tempo stesso, la forza dell’intero progetto risiede nella soluzione della… contraddizione. Il gesto che genera l’oggetto è semplice, tuttavia nessuno prima di Lorenzo Damiani aveva messo in relazione la piega al disegno di un rubinetto; probabilmente la sua forma è di difficile comprensione all’inizio ma in ogni caso non rappresenta un ostacolo, piuttosto una semplificazione funzionale che genera un’espressione formale.

La piega, normalmente ritenuta un’imperfezione o una possibile causa di ostruzione, diventa un punto di forza e dà origine a una varietà (controllata) di forme differenti. Fold è una vera e propria lezione per immagini, è uno studio spinto verso ciò che è considerato improbabile. È il frutto di una lunga ricerca sulle prestazioni estreme dei materiali che induce Lorenzo Damiani a verificare il loro “punto di rottura”, prima del quale il materiale esprime nuove capacità e inaspettate declinazioni funzionali.

Sul numero #329 del Bagno Oggi e Domani abbiamo intervistato Lorenzo Damian. Ecco uno stralcio dell’articolo. 

Lorenzo, ci vuoi raccontare qual è l’idea che ha generato il rubinetto Fold?

Credo che l’idea derivi dal mio approccio al progetto in generale e, nello specifico della collezione Fold, dalla passione per la manipolazione della materia senza tralasciare “quella giusta attenzione” rivolta alle possibilità di deformazione che possono offrire alcuni materiali: stiramento, piegatura e distorsione sono solo alcuni esempi. Questo atteggiamento mi porta a prendere in considerazione, durante le fasi della ricerca preliminare al progetto, anche materiali molto diversi tra loro che – però – devono necessariamente avere un senso compiuto per la loro scelta nel progetto stesso. Penso, ad esempio, al marmo oppure l’alluminio arrivando al truciolare… certo che il tubo metallico, per me, è sempre stato un semilavorato fonte di grande ispirazione. L’idea della piegatura “sbagliata” del tubo nasce nel 2006, ormai molti anni fa, periodo in cui stavo progettando una collezione di maniglie: ho proposto una soluzione con questo tipo di piega ma il progetto venne scartato perché l’azienda con cui stavo già collaborando mi disse che quel tipo di lavorazione non era adatto alla loro produzione. Tra l’altro, questa maniglia era molto ergonomica, perché la piegatura del tubo aveva autogenerato la sede ideale su cui appoggiare il pollice… rendendone confortevole la presa. Così, questo progetto è rimasto nel cassetto fino al 2009, anno in cui venne inserita nella mostra monografica “Ma dove sono finiti gli inventori? Lorenzo Damiani” curata da Marco Romanelli alla Triennale di Milano. Successivamente, presentai la maniglia e l’idea di piegatura a Giulio Cappellini, già Art Director di Ceramica Flaminia, che mi propose di pensare una linea di accessori per il bagno, sfruttando la caratteristica principale della maniglia stessa: la piega “sbagliata”. Quindi, inizialmente è nata la collezione di accessori (composta da mensole, portasalviette, appendini, portacarta, portascopino) e subito dopo l’intera famiglia di rubinetterie.