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MetroQualitask: vince “META” dello Studio Martino 5

A vincere il contest è il paravento “META” dello Studio Martino 5 (SM5), premiato da Status Contract.

Dopo il successo dello scorso anno è tornato il contest #MetroQualiTASK che ha da poco eletto i suoi vincitori. #MetroQualiTASK nasce da un’idea dell’agenzia Engarda Giordani Comunicazione che segue la comunicazione dello showroom milanese in Via Solferino, con lo scopo di offrire una opportunità di confronto tra i giovani designer e specialisti nella progettazione creativa e le aziende partner di MetroQuality.

Il contest

Il contest parte dai brief di nove aziende coinvolte che sono: Decoratori Bassanesi, Foris, Gigacer, Kindof, Metaly, Montbel, Serra Fonseca, Status Contract e We are IB. I giovani creativi sono chiamati a cogliere ispirazione della missione di ciascun brand, interpretando le richieste specifiche dei brief secondo il proprio gusto estetico e la propria creatività. Potranno sperimentare nuove logiche produttive e funzionali, l’utilizzo di materiali insoliti oppure il supporto di nuovi servizi di promozione e comunicazione.

I vincitori

Durante il Fuorisalone 2022 si è tenuta la premiazione di ogni progetto vincitore delle singole aziende e del vincitore della II edizione del Contest, scelto dalla Giuria composta da Antonella Andriani, designer, docente di design al Politecnico di Milano e di Verona, vice presidente ADI nazionale; Lucia Ferraris, architetto e Presidente dell’Ordine degli Architetti di Novara e Vco; Massimo Rosati, architetto e giornalista, fondatore e direttore del blog Design Street; Riccardo Biffi, direttore di MetroQuality ed Engarda Giordani comunicatrice, giornalista e ideatrice del Contest di Design.

A vincere il contest è il paravento “META” dello Studio Martino 5 (SM5), premiato da Status Contract. Composto da tre pannelli pensati in forme differenti e in grado di creare diverse configurazioni, supera il concetto di paravento, grazie al suo dinamismo e alla flessibilità compositiva: la sua leggerezza strutturale ne permette un libero utilizzo all’interno di qualsiasi spazio perché è concepito per delimitare alcune aree di fruizione degli ambienti, garantendo al contempo un’osmosi tra essi.