Speciale ISH

L’era del Watergy nella stanza da bagno

Mai slogan fu più mirato come quello adottato quest’anno da ISH. “Water. Energy. Life”. In una parola Watergy. In un valore Life. La sostenibilità come mega trend anche nel mondo del bagno è un pensiero ormai consolidato e trasversale a tutti i prodotti e a tutte le risorse presenti nella stanza da bagno.  

Un bagno in vasca consuma fra i 100 e 160 litri di acqua. Una doccia di 5 minuti utilizza dai 20 ai 40 litri. Ogni volta che si usa lo sciacquone si consumano circa 9-16 litri. Ogni volta che ci laviamo le mani servono 5 litri. Per lavarsi i denti occorrono 20 litri, se non si lascia scorrere l’acqua 1,5 litri… sono numeri impressionanti ma forse un po’ meno impressionanti di qualche tempo fa quando ancora la coscienza del risparmio idrico e energetico apparteneva solo ai grandi pensatori. Oggi è di tutti. La sostenibilità non è più uno slogan. Nel settore bagno oggi la coscienza corre lungo tutta la filiera. Da chi progetta e produce oggetti e sistemi, a chi li vende a chi li compra. Oggi la sostenibilità nel settore arredo bagno è una sfida e una missione per potere dare un contributo concreto e innovativo al tema globale. Con i suoi materiali naturali come la pietra, il vetro, la porcellana, il legno, il metallo e un “ciclo di vita” medio di 20 anni, la stanza da bagno è per sua natura sostenibile. Molti materiali sono in larga misura riciclabili. In materia di acqua potabile si è riusciti a ridurre sensibilmente i consumi, senza dover rinunciare al comfort! Ma c’è ancora molto da fare. Resta il fatto che il bagno sia una delle stanze più “energivore” della casa e il risparmio idrico ed energetico è alla ribalta delle analisi da parte degli Enti ufficiali. Il bagno non è solo consumo di acqua, e spesso le nuove abitudini di comfort vanno in conflitto con la morigeratezza dell’utilizzo delle risorse. Il bagno non è solo design e estetica, tanto è vero che il mondo del bagno non può più essere pensato indipendentemente dalla situazione dei sistemi di depurazione dell’acqua (potabile) e di trattamento delle acque reflue, degli impianti fognari.

L’attenzione delle aziende, come mostrano le aziende che espongono in questi giorni a ISH,  oggi va nella direzione di proporre soluzioni green già nella loro progettazione e configurazione prima ancora che nella loro funzione. Un impegno e un investimento in risorse e tecnologie che si traduce in prodotti di eccellenza spesso difficili da comunicare e ancora più da vendere. Ma il mercato sta cambiando. Pare che tra i principali requisiti richiesti dai consumatori, prodotti e progetti green oriented siano sempre più richiesti, anche a costo di spendere qualche euro in più recuperabili però in risparmio (e in salute) sempre più a breve termine.