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#ILBAGNOFA300 L’evoluzione del lavabo

La storia dei prodotti per l'arredo bagno attraverso i primi 300 fascicoli del Bagno Oggi e Domani. Iniziamo dai lavabi. Sempre più elementi d’arredo, i lavabi sono oggi oggetti pensati dal punto di vista formale, tecnologico e funzionale. Ieri come oggi, il design fa la differenza definendo le giuste proporzioni, l’aspetto tattile, la tecnologia nascosta delle lavorazioni.

 

Il lavabo è il sanitario che più si trasformato nel tempo, sia dal punto di vista formale, che dei materiali e delle tipologie: a colonna, sovrapiano, da appoggio,incasso e semincasso. Una forma inusuale è sicuramente quella di Giano di Duravit, prima serie di design dell’azienda, che comprendeva lavabi e mobili. Firmata da Dieter Sieger Sieger nel 1987 è un’icona pluripremiata che negli anni è poi stata proposta in nuovi colori, tra cui la colonna metallizzata e quella pezzata in bianco e nero chiamata “Mooh”! Oggi non è più in produzione ma le sue linee ardite, incentrate sulla forma del cerchio con due ali, conservano un indubbio fascino. Dieci anni dopo il design si fa architettonico e nasce Acquagrande di Ceramica Flaminia. Presentato alla mostra culturale Abitare il Tempo nel 1997 diventa un’icona del bagno contemporaneo e del rigore geometrico, ancora oggi sul mercato. Versatile, è proposto in svariate versioni, misure, finiture e nei modelli Acuababy e Acqualight di dimensioni più ridotte. L’intramontabile forma circolare caratterizza invece Orbis di Galassia che fa la sua comparsa nel 2003. Semplice ma di forte impatto, è tutt’oggi in catalogo. Si caratterizza per un grande disco in ceramica che fa da copri piletta e crea un piacevole effetto velo d’acqua. Sempre in questi anni, nel 2005, forme morbide e organiche sono il segno distintivo del lavabo Palomba Collection di Laufen. Piano e lavabo si fondono, il bacino si allunga come una goccia e i due designer milanesi creano un linguaggio che essi stessi definiscono “l’impronta della natura”. Segnalato nell’ADI Index 2006, è ancora in produzione con degli aggiornamenti nel 2010 e 2012. Ancora linee morbide, ma in una soluzione che ne ripensa l’architettura, sono i tratti distintivi di Mizu, di Scarabeo, realizzato nel 2015. Il volume si compone di una scocca esterna e di una calotta superiore caratterizzata da un taglio centrale che drena l’acqua verso l’interno. Elegante, Mizu è di forma rotonda o rettangolare, da appoggio o da incasso, con o senza calotta.