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Edilizia: inizio anno tutto in salita

Confermato dal sentiment ma anche dai numeri (+4,6%), il 2017 per il mercato dell’edilizia e dell’indotto (arredo bagno compreso) non delude le aspettative e le speranze delle aziende. 

Andamento positivo del settore costruzioni nei primi mesi di quest’anno. Una bella notizia che alza l’indice di fiducia delle aziende e dei consumatori. Nel mese di febbraio 2017 infatti, rispetto al mese di gennaio, l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni, relativo sia ai nuovi edifici sia manutenzioni e ristrutturazioni, ha fatto registrare un aumento del +4,6%, recuperando totalmente la flessione di gennaio e posizionandosi a un livello di poco superiore a quello osservato nel dicembre 2016. Questo è sicuramente uno dei dati più significativi comunicati dall’Istat attraverso la nota “Produzione nelle costruzioni e costi di costruzione” diffusa nei giorni scorsi.

Anche nella media del trimestre dicembre-febbraio si riscontra un incremento, rispetto ai tre mesi precedenti, pari al +1,0%. Su base annua, a febbraio 2017 si registra un aumento del +1,6% per l’indice della produzione nelle costruzioni corretto per gli effetti di calendario e una diminuzione del -2,6% per quello grezzo (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 21 di febbraio 2016). Sempre a febbraio 2017, gli indici di costo del settore diminuiscono, rispetto al mese precedente, del -0,2% per il fabbricato residenziale. Su base annua, gli indici del costo di costruzione aumentano del +0,3% per il fabbricato residenziale. Il contributo maggiore all’aumento tendenziale del costo di costruzione del fabbricato residenziale è da attribuire all’incremento dei costi dei materiali (+0,5 punti percentuali). E’ ancora prematuro parlare di una definitiva inversione di tendenza, se si considera che il dato di gennaio 2017 aveva fatto segnare una variazione congiunturale del -3,8% rispetto a dicembre 2016. Se prendiamo in considerazione le variazioni annuali, si evidenzia comunque tra il 2013 e il 2016 la progressiva frenata della crisi: -10,3% nel 2013, -6,7% nel 2014, -1,9% nel 2015 e -0,3% nel 2016.