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Il Salone non Salone si presenta: si chiamerà “supersalone” e avrà un’identità tutta sua

Annunciata pochi giorni fa, si è tenuta oggi sia in presenza sia in streaming in inglese la conferenza stampa del prossimo Salone del Mobile.Milano, fortemente voluto da FederlegnoArredo e dalla città di Milano e curata dall’architetto Stefano Boeri. Nessuna informazione al momento che riguardi la presenza e l’organizzazione delle categorie merceologiche. Svelato intanto nome e concept di questa edizione speciale e coraggiosa, anche per la corsa contro il tempo che aspetta organizzatori ed espositori.

Non sarà un “salone” ma un “supersalone”. Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo ha voluto che fosse Stefano Boeri a svelare il tanto atteso nome dell’evento Speciale 2021 del Salone del Mobile.Milano, in programma dal 5 al 10 settembre a Fiera Milano Rho. Un evento più che una fiera, che promette di riaffermare la centralità di Milano e del Salone del Mobile.Milano nel panorama internazionale del progetto, della cultura e dell’innovazione.

La conferenza stampa del 26 maggio – introdotta dalle istituzioni: Beppe Sala, sindaco di Milano, Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, Giancarlo Giorgetti, Ministro dello Sviluppo Economico, oltre a un messaggio di Luigi Di Maio, Ministro degli Esteri – è stata l’occasione per descrivere la nuova forma che avrà questo appuntamento. Tutti loro assenti fisicamente hanno comunicato attraverso video pre-registrati. Onestamente, ci saremmo aspettati che almeno il Sindaco Beppe Sala fosse in prima fila…

Perché “supersalone”?

Accolto con tiepido entusiasmo (e una certa ironia sui social) il nome, ha spiegato Boeri, ha l’intento di dare forza a un concetto, ossia che questo evento si discosterà dal modello classico per il fatto che aperto tutti i giorni non solo agli operatori ma anche al grande pubblico. Un appuntamento che uscirà dai confini di un incontro puramente commerciale per guardare a inedite contaminazioni, aperture, fusioni ed estroversioni pur nel pieno rispetto delle regole e dei protocolli sanitari adottati a livello nazionale contro la diffusione del coronavirus.

Il format proposto è quello di una grande “biblioteca del design” che celebrerà la rinnovata attenzione e cura per gli spazi dell’abitare contemporaneo e la cui scenografia valorizzerà e armonizzerà le novità e le creazioni messe a catalogo negli ultimi 18 mesi dalle aziende con i loro prodotti storici che, grazie al debutto della piattaforma digitale del Salone del Mobile.Milano, potranno essere acquistati: attraverso un sistema di QR Code, infatti, il visitatore potrò mettersi in contatto con l’azienda che dirotterà la richiesta sul più vicino distributore.

L’altra grossa novità riguarda l’allestimento che va nella direzione opposta a quella del classico format fieristico con stand-contenitori e disegnati sulla base di un’area da occupare. Andrea Caputo, a cui è stata affidato il progetto di allestimento che deve essere all’insegna della sostenibilità e totale riciclabilità dei materiali, ha deciso di sostituire al concetto di area quello di “linea”. Seguendo un’idea di esposizione “lineare”, in Fiera nei padiglioni del “supersalone” i visitatori troveranno lunghe pareti parallele, interrotte da passaggi di collegamento tra un corridoio e l’altro, studiate per le specifiche categorie merceologiche, che permetteranno alle aziende di raccontare la propria identità e i propri prodotti su muri verticali, con varie possibilità di profondità a seconda della tipologia di prodotto da esporre. Al momento però non ci sono informazioni sepcifiche relative alla distribuzione e all’organizzazione delle categorie merceologiche. Per questo (e quindi per avere un’idea più precisa del layout) dovremo aspettare dopo il 3 giugno, data della presentazione del progetto alle aziende candidate ad esporre.

Quello che attraverseremo dunque sarà una maglia espositiva fluida e dinamica di supporti, che consentirà al visitatore di navigare liberamente all’interno di un enorme archivio, nazionale e internazionale, della creatività, dell’eccellenza e del saper fare.
Ampio spazio sarà dedicato anche alla parte culturale della fiera e alla socialità. Ci saranno aree e percorsi tematici immaginati: arene per talk di condivisione e approfondimento, lounge riservate agli incontri commerciali e di business delle aziende, aree dedicate ai giovani delle scuole di design e all’esposizione, a cura dell’ADI delle sedie premiate con il Compasso d’Oro, food court ideate e realizzate in collaborazione con Identità Golose – The International Chef Congress, aree social e relax. Un programma speciale di incontri con alcuni protagonisti del panorama contemporaneo e pensatori del futuro si alternerà a grandi eventi musicali dal vivo in collaborazione con i migliori e più rappresentativi esperti del settore. Non mancherà un grande ampio spazio verde fatto di alberi che invaderanno l’ingresso della fiera di Rho.

Il progetto è frutto del lavoro del curatore Stefano Boeri e del suo team internazionale di co-progettisti: Andrea Caputo, Maria Cristina Didero, Anniina Koivu, Lukas Wegwerth e Marco Ferrari ed Elisa Pasqual di Studio Folder.

“Abbiamo accettato la sfida di organizzare una fiera a sette mesi dalla 60esima edizione del Salone nel 2022 per dare un segno importante di un rilancio forte del comparto. Il ‘supersalone’ è il frutto della generosità e della creatività delle aziende e dei professionisti del Design in un momento delicatissimo di ripresa e rilancio dell’economia e della cultura. Per la prima volta, il Salone del Mobile.Milano si aprirà per tutta la sua durata al grande pubblico dei consumatori, offrendo loro la possibilità di scegliere e acquistare i migliori prodotti del design internazionale. Grazie allo sforzo corale di migliaia di produttori, operatori, rivenditori, tecnici, operai, addetti agli allestimenti, progettisti e appassionati, per sei giorni la Fiera di Rho tornerà a essere l’epicentro del Design internazionale”, ha detto Boeri.

“Organizzare un evento speciale in un anno così difficile e complicato è il segno tangibile di quanto i nostri imprenditori abbiano gettato il cuore oltre l’ostacolo per portare, ancora una volta, la comunità del design, i buyer nazionali e internazionali, i media e anche il pubblico generalista a Rho Fiera. Potevamo rinunciare, ma questo non fa parte del DNA delle nostre imprese. Ogni altra iniziativa sarebbe stata soltanto una brutta copia ed era nostro dovere difendere una storia di successo che ha portato la filiera del legno-arredo, con tutte le sue imprese, ad essere una delle bandiere indiscusse del made in Italy nel mondo: un unicum fatto di professionalità, lungimiranza e capacità direi sartoriale di pensare e immaginare spazi e arredamento”, ha dichiarato Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo.

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