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I grandi temi dell’arredobagno: la rappresentazione del valore

Molteplici e complessi gli aspetti che determinano il valore di un prodotto: dai materiali ai livelli di tecnologia, dai processi produttivi alla funzione, dal design alla distribuzione e alla comunicazione. L'intervista agli architetti Migliore + Servetto Architects

Impegnati nell’ideazione di progetti narrativi che combinano architettura, interni, grafica, tecnologie innovative e la luce, Ico Migliore e Mara Servetto (Migliore + Servetto Architects) danno vita ad ambientazioni che consentono ai fruitori di vivere esperienze uniche che contribuiscono a incrementare l’immagine e il successo delle aziende committenti. Docenti del Politecnico di Milano, dove si sono formati sotto la guida di un padre del design come Achille Castiglioni, hanno ottenuto negli anni molteplici riconoscimenti nazionali e internazionali, aggiudicandosi recentemente il concorso indetto da ADI per l’allestimento del futuro Museo del Design Compasso d’Oro, che cureranno insieme a Italo Lupi.

In che modo possiamo definire il valore di un oggetto e quali sono gli elementi che consentono di determinarlo?
“Ci sono molteplici fattori che contribuiscono ad assegnare il valore di un oggetto. Alcuni oggetti sono analogici o sono concepiti per offrire o integrare dei servizi; tanti altri sono pieni di storia e il loro possesso consente di appropriarsi, in un certo senso, anche del marchio che li produce, di una memoria e di un patrimonio collettivo. Pensando all’innovazione, Achille Castiglioni era solito dire che un oggetto è innovativo quando incide sui comportamenti delle persone, cambiando il loro modo di fare le cose. In quest’ottica, la qualità di un oggetto non è solo estetica, ma è più profonda perché arriva a modificare significativamente la vita di chi lo usa. La stanza da bagno è un interessante esempio della trasformazione dei nostri gesti e del nostro modo di concepire la vita. Un tempo era solo un luogo funzionale, mentre oggi è il luogo della cura personale, dell’esperienza del sé, dove, a differenza di altre parti della casa, si usano tutti gli oggetti contenuti al suo interno.

In relazione a un determinato target, in che modo in fase di ideazione è possibile concepire il posizionamento di mercato di un dato prodotto?
“Dal mio punto di vista, l’obiettivo da raggiungere nella progettazione di un oggetto è l’armonia che vuol dire rapporto tra le parti, tra i pieni e i vuoti, tra un oggetto e il suo contesto, riempito dalle persone. Non dobbiamo focalizzarci su una determinata sedia o su un tavolo, ma su come ci sediamo su quella sedia e su come usiamo quel tavolo. Lo stesso vale per tutto ciò che compone l’ambiente bagno. Gli oggetti ben fatti, anche quelli anonimi, dovrebbero indurre comportamenti estetici, belli da vedere, armonici. Non a caso, Achille Castiglioni trovava estremamente interessanti gli oggetti anonimi, tanto da mostrare nelle sue lezioni le forbici, le mollette per stendere il bucato e gli ombrelli, dicendoci che dovevamo ispirarci a questi oggetti, per raggiungere la loro armonia e perfezione.

Questo che avete letto è un estratto dell’articolo che si trova sul numero 315 del Bagno Oggi e Domani che potete leggere QUI.