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Fima Carlo Frattini affronta con grinta e spirito innovativo la ripartenza. L’intervista a Mattia Fiorindo

Nuove iniziative digitali per agenti, rivenditori, professionisti del settore, progettisti e clienti finali. La strategia di Fima Carlo Frattini per la Fase 2 e l'intervista al direttore marketing Mattia Fiorindo

Fima Carlo Frattini, azienda sinonimo di competenza progettuale e capacità innovativa nel settore rubinetteria, dimostra ancora una volta il suo approccio dinamico.  In questo periodo di emergenza, per esempio, ha messo a punto una serie di iniziative digitali volte a supportare la grande comunità che ruota intorno all’azienda, instaurando così un nuovo livello di dialogo con i partner. Da un lato i FIMATALKS, incontri online a cadenza settimanale (iscrizione sul sito www.fimacf.com) con lo scopo di offrire un momento di riflessione sulle tematiche inerenti al design, uno dei valori fondanti l’azienda. Una successione di appuntamenti aperti a tutti – agenti, rivenditori, professionisti del settore ma anche progettisti e clienti finali –  strutturati in un percorso mirato a far comprendere in modo facile e immediato alcuni concetti che stanno dietro alla parola design, spaziando dallo studio di casi pratici a pillole utili per districarsi in questo settore. Dall’altro una serie di webinar tecnici tenuti dagli Area Manager dell’azienda in più lingue, rivolti a gruppi di agenti o  clienti nazionali e internazionali, per assicurare loro un’assistenza dedicata, creare momenti di confronto sulle rispettive esigenze e delineare gli scenari futuri.

L’azienda, inoltre, sta predisponendo, nel rispetto massimo di tutte le contromisure che occorrerà prendere a causa del Covid-19, un evento digitale in diretta mondiale previsto per la metà di giugno. Un nuovo format virtuale di presentazione delle novità di prodotto in cui i partecipanti potranno conoscere e “toccare virtualmente con mano” i nuovi modelli. Contestualmente, nell’ottica di una pronta ripresa del flusso operativo, Fima sta organizzando tutta la rete vendita per essere fin da subito attiva nella promozione della novità verso i partner, garantendo come di consueto elevati standard di efficienza e servizio.

Abbiamo intervistato Mattia Fiorindo, direttore marketing dell’azienda.

Come appare oggi il sistema Italia?

La situazione che abbiamo dovuto affrontare alla ripartenza è stata critica, soprattutto dal punto di vista della normativa che presenta ancora oggi alcune lacune informative relative alle regole da seguire o alle corrette misure da adottare. Il nostro interesse primario è la totale tutela della sicurezza e della salute dei nostri dipendenti pertanto abbiamo agito nel rispetto non solo dei protocolli e delle misure richieste ma abbiamo attuato ulteriori disposizioni straordinarie per rendere gli ambienti di lavoro ancora più sicuri. Dal punto di vista economico invece, il Sistema è ancora oggi molto rallentato. La vera e propria ripartenza sarà probabilmente possibile solo quando i clienti e i nostri partner saranno di nuovo liberi di circolare e riprenderanno a lavorare sui progetti – costruzioni e ristrutturazioni – sospesi durante il lockdown. 

Quali sono le attuali priorità e che cosa significa sostenere il sistema per un’azienda come Fima Carlo Frattini?

Il sistema arredo bagno in queste settimane ha subito una notevole e rapida trasformazione. È un dato oggettivo che su tutti i fronti e per ogni tipo di attività l’evoluzione digitale è stata una necessità che ha portato tutti i player a riorganizzarsi. In questo periodo le vendite online sono state l’unico canale disponibile rendendo indispensabile una rapida evoluzione della comunicazione digitale in ogni sua forma, per sostenere sia il brand sia il sistema stesso. Sono convinto che non appena sarà di nuovo possibile i canali di vendita tradizionali torneranno a essere luoghi imprescindibili per il nostro settore.  Tuttavia la situazione ha comportato sia da parte di produttori come noi sia da parte degli stessi rivenditori una spinta alla trasformazione digitale con il conseguente cambiamento del punto di vista sulle differenti modalità di vendita proprie di questo canale, non riferite esclusivamente all’e-commerce. 

Quale riscontro avete da questa attività? Quali esigenze emergono più nettamente?

Il lockdown ha reso necessaria una comunicazione più evoluta e a distanza. Questa particolare situazione ha fatto emergere strumenti, già esistenti e da noi utilizzati in passato, che abbiamo volutamente rimodulato e rimodellato sulla base di esigenze contingenti, per instaurare un nuovo livello di dialogo con i partner e far fronte alla necessità di garantire continuità a tutto il lavoro relazionale, formativo e promozionale della rete vendita di tutto il mondo. Il riscontro da parte della grande comunità che ruota intorno alla nostra azienda è stato molto positivo. Quello che emerge, e il motivo per cui noi abbiamo sempre continuato a essere a fianco dei nostri partner professionali e del cliente finale, è che per ripartire più forti di prima bisogna investire ancora di più su attività e strumenti volti a stimolare il mercato e comprenderne le nuove esigenze. 

Anche in virtù di questo confronto con il vostro mercato, quali scenari futuri si possono delineare?

Sono certo che il futuro vedrà un ritorno alla normalità, a strumenti e canali di vendita tradizionali che, in funzione del profondo cambiamento scaturito da questa particolare situazione, dovranno essere rimodulati con un approccio più digitale. Nascerà così un nuovo paradigma in cui si creeranno soluzioni ibride in grado di coniugare logiche di e-commerce puro con i canali fisici tradizionali.