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Charleston by Zehnder, l’acqua rivestita d’acciaio

Prima lo abbiamo fotografato in studio a Milano poi, caso vuole, abbiamo anche visto come nasce presso lo storico sito produttivo di Zehnder a Lahr. Charleston è un’icona ma soprattutto è un elogio alla semplicità, e proprio qui sta il suo segreto di lunga vita.

Zehnder produce il radiatore Charleston da 90 anni, un ciclo di vita che ha segnato l’inizio della storia del radiatore multicolonna e la riprova di uno stile e di un carattere intramontabili. Tanto che ancora oggi è la forma di Charleston ad ispirare qualsiasi bambino alle prese con il disegno di un “calorifero”.

Acciaio, acqua, calore. Tre semplici elementi per dare vita alle milioni di forme in cui Charleston si trasforma facilmente, mantenendo però sempre la sua unica e fondamentale funzione, ossia portare calore (calorifero= “che porta calore”; radiatore= da “radiare”) e comfort nell’ambiente. “È la meraviglia della semplicità” sottolinea l’amministratore delegato di Zehnder Italia Paolo Masetti mentre ci guida all’osservazione della versione più naturale di Charleston, la Technoline, che mettendo il radiatore a nudo offre all’occhio curioso la possibilità di cogliere la particolarità dei suoi dettagli e la mappa dei suoi segni. A partire da quelli della saldatura dei gusci, una tecnologia che insieme a quella dello stampaggio delle lamiere ha sostenuto e spinto, per 90 anni, la vita e l’evoluzione di Charleston. Cambiamenti impercettibili ma profondi, necessari ma naturali per traghettare il “radiatore” nei decenni attraverso nuove mode e nuove logiche industriali.

I papà di Charleston vanno cercati nel diciannovesimo secolo, quando il signor Zehnder (bisnonno dell’attuale Presidente del Consiglio di Amministrazione) pensò di proporre un’alternativa ai corpi scaldanti a colonne in ghisa in uso allora, e la scelta dell’acciaio, allora molto innovativa per l’industria, gli permise di superare le logiche di “massa e peso” dei corpi dell’epoca a favore di un prodotto più accessibile e più facilmente installabile.

Questo che avete letto è un estratto dell’articolo che si trova sul numero 316 del Bagno Oggi e Domani che potete leggere QUI.