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La Ceramica da Rivestimento #2 Dalla piastrella… alla piastrella

La ceramica è il materiale da rivestimento che più di ogni altro è riuscito a mettere in discussione se stesso e la tradizione, mantenendo altissime le prestazioni e dimostrando di essere in grado di andare incontro alle esigenze contemporanee dei progettisti e degli utilizzatori finali. La “dilatazione” dimensionale e la elevatissima sofisticazione prestazionale del rivestimento ceramico documentano questo significativo e innovativo passaggio.

Fino a pochi anni fa una piastrella di 60×60 centimetri o di 40×80 rappresentava la deroga ai formati usati abitualmente sia in termini di utilizzo, risultando spesso marginale e solo per le grandi superfici, sia in rapporto al gusto estetico: le piastrelle 15×15 o 20×20, smaltate e con decori, erano quelle più largamente utilizzate e, insieme ai loro sottomultipli, rientravano all’interno di modelli estetici consueti che rimandavano a un concetto di gusto tradizionale, spesso legato all’idea del mosaico o del rivestimento ottenuto dalla posa di tessere di piccole dimensioni. Oggi oltre il 60% della produzione ha una superficie superiore ai due o addirittura tre metri quadrati per piastrella, la cui definizione si è ragionevolmente trasformata in lastra di grande formato o anche lastra XXL.

Vantaggi delle lastre di grande formato

La rivoluzione dimensionale aggiunge alle caratteristiche specifiche della ceramica una serie di vantaggi, in primo luogo la possibilità di avere una superficie continua – risultato finale raggiungibile fino a poco tempo fa solo con le resine – che elimina considerevolmente l’effetto griglia creato dalle fughe e lo sostituisce con una riduzione delle interruzioni superficiali.

L’uso delle grandi lastre per il rivestimento di pareti interne consente di ottenere anche percezioni prospettiche completamente diverse, fornendo al progettista un’ampia scelta di soluzioni e al committente un migliore risultato estetico e decorativo. (foto 2)

La possibilità di replicare innumerevoli effetti materici offre ampie risorse alla decorazione e, in aggiunta, consente di ottenere ripercussioni positive in termini di sostenibilità, riducendo la necessità di cavare pietra dalla natura e di tagliare alberi, e di risparmio del materiale ottenuto attraverso la pianificazione del lavoro, la stesura dei piani di posa con la definizione esatta dei tagli e del loro posizionamento, il calcolo degli scarti e la corretta manipolazione.

L’ampio package decorativo e la variabilità dello spessore (da 3 a 20 mm) permettono di utilizzare le grandi lastre anche nell’arredamento e nel rivestimento di tutti gli ambienti contemporanei, residenziali, commerciali e pubblici, aprendo la strada verso nuove soluzioni progettuali e di design, e consentono ai progettisti e ai consumatori di ottenere le più svariate personalizzazioni del prodotto. Infatti le superfici in gres porcellanato possono essere utilizzate in svariati ambienti e situazioni, dalla pavimentazione al rivestimento di facciate interne ed esterne, fino alla realizzazione di elementi e piani di lavoro per bagni (piatti doccia, lavabi), cucine ed elementi d’arredo in genere.

Inoltre, tutto il materiale ceramico da esterno ha fornito uno sviluppo molto importante nell’applicazione delle facciate ventilate con lastre di grandi formati che hanno permesso di realizzare, ad esempio, dei rivestimenti eccezionali impensabili con la pietra, se non a costi non sostenibili.

 

Questo è solo uno stralcio dell’articolo che potete leggere interamente sul numero 318 del Bagno Oggi e Domani (da pag. 64). Per accedere all’edizione digitale CLICCATE QUI