Osservatorio 2023 Rappresentazione digitale | Immagini dall’Intelligenza Artificiale

La tecnica di rendering “ray tracing” si basa sul tracciamento dei raggi lungo il loro percorso e come interagiscono con gli oggetti circostanti.

Dai videogiochi a infinite applicazioni grafiche. Uno degli ultimi prodotti legati all’Intelligenza Artificiale è la tecnologia che, applicata alla resa grafica, riesce a generare universi realistici e credibili in tempo reale senza artefatti visibili. In questo caso si tratta di una nuovissima “scheda grafica” potente e veloce, prodotta da una importante azienda tecnologica statunitense specializzata in processori grafici.

Le principali caratteristiche sono: efficacia con cui accelera il ray tracing video mantenendo l’alta risoluzione, elevata risoluzione e frame rate (frequenza di riproduzione dei fotogrammi che compongono un filmato). La cosa sorprendente è che – grazie all’Intelligenza Artificiale – questa scheda mentre genera le immagini ne crea di nuove, immaginando quale sia il fotogramma migliore da applicare in quel momento. È quindi in grado di generare in tempo reale texture, dettagli dell’ambiente, ambienti stratificati su più materiali, il tutto riproducendo riflessi, ombre, rifrazioni e luce indiretta in modo fisicamente accurato. Tutti dettagli che un creatore di contenuti indubbiamente apprezza. Versatile, la scheda può essere utilizzata al di fuori dei videogames su qualsiasi tipo di applicazione professionale, con programmi di generazione grafica e di montaggio video per realizzare produzioni sofisticate. Si aprono così nuovi mondi tridimensionali, realizzabili a un costo – tra scheda e pc portatile di produzione, quindi di una certa potenza – assolutamente contenuto e abbordabile per qualsiasi professionista.

RAY TRACING

La tecnica di rendering “ray tracing” si basa sul tracciamento dei raggi lungo il loro percorso e come interagiscono con gli oggetti circostanti. Il ray tracing può simulare l’illuminazione di una scena e dei suoi oggetti. Come avviene nella realtà, la luce che si propaga in una scena può incontrare i riflessi di un altro oggetto, può essere bloccata da altri oggetti generando ombre, oppure passare attraverso oggetti trasparenti o semi trasparenti creando la cosiddetta rifrazione. Tutte queste interazioni combinate producono il colore e l’illuminazione finale di un pixel visualizzato sullo schermo.

Questo è solo uno stralcio dell’articolo completo, presente sul numero #335 del Bagno Oggi e Domani.