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#ilsettorebagnononsiferma | Cordivari: programmare nuove strategie

"La nostra filosofia però è quella di cercare di far finta di niente lavorativamente parlando, in modo tale da essere pronti quando le fiere avranno effettivamente luogo. E poi cerchiamo di cogliere il lato positivo di questi rinvii", ci racconta Luca Di Giannatale, responsabile marketing e comunicazione di Cordivari.

Dal Veneto all’Abruzzo #ilsettorebagnononsiferma. Intervista a Luca Di Giannatale, responsabile marketing e comunicazione di Cordivari.

Come state vivendo questo momento in Cordivari?

Le ripercussioni economiche non sono banali, ma in questo momento abbiamo la possibilità di programmare una strategia di lavoro perché non è un evento inaspettato. Sta avvenendo giorno per giorno e dobbiamo organizzare questa particolare fase.

Cordivari è spesso presente agli appuntamenti fieristici di settore. Che cosa sta comportando il rinvio o la cancellazione di molti di questi?

Abbiamo dovuto riprogrammare un intero semestre di manifestazioni (MCE, Salone del Mobile, Cersaie, Casaidea, ISH Pechino). Ciò significa aver dovuto rivedere investimenti, contratti, progetti che stavamo preparando per le fiere, rapporti con i fornitori e con i designer. Stiamo cercando di affrontare tutto con la massima lucidità e serenità senza abbandonarci agli allarmismi. La nostra filosofia però è quella di cercare di far finta di niente lavorativamente parlando, in modo tale da essere pronti quando le fiere avranno effettivamente luogo. E poi cerchiamo di cogliere il lato positivo di questi rinvii. Avendo più tempo possiamo concentrarci meglio sui prodotti che vorremmo presentare, così che siano già pronti per essere immessi nel mercato. Cosa che non accade normalmente quando si deve correre per avere delle novità nelle kermesse.

Come avete comunicato ai vostri clienti questo momento?

Non appena abbiamo avuto la notizia del posticipo di queste fiere abbiamo parlato con i nostri fornitori per rassicurarli ma anche per rassicurarci. Si fanno investimenti importanti per cui è stato necessario un confronto immediato. Per quanto riguarda i rapporti commerciali con i nostri clienti in Italia siamo abbastanza tranquilli, ma all’estero abbiamo avuto qualche problema. Per esempio quando è stata consegnata la merce ci sono stati clienti che non volevano prelevarla. È successo soprattutto all’inizio perché sembrava che il problema fosse tutto italiano. Adesso già le cose stanno cambiando…

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