Progetti e Contract

Bagno in marmo. La posa che fa la differenza

Una scelta radicale quella di rivestire il bagno completamente in pietra pregiata. Le pose, che ricordano quelle del parquet, hanno creato un involucro elegante e carico di suggestioni materiche.

Siamo in un palazzo signorile del centro storico di Verona e il bagno padronale non poteva che assecondare uno stile classico che enfatizza l’ariosità degli spazi coniugando sobrietà formale, volumetrie decise, morbide tonalità. Collegata con un grande vano guardaroba, la sala da bagno assicura ampia superficie disponibile, luminosità e coerenza con gli spazi giorno che gravitano attorno a un giardino d’inverno coperto, cuore della casa.

Nota dominante dell’allestimento è il particolare rivestimento lapideo delle superfici, fornito da Eera Soluzioni in pietra per l’architettura, che richiama in alcune zone quelle tipiche del legno. «In particolare – osserva l’autore dell’intervento Paolo Richelli –  la soluzione del pavimento in marmo posato a disegno è nata dalla richiesta del committente di utilizzare, nel bagno, lo stesso pattern geometrico dei parquet delle camere e del vano guardaroba, per non differenziare troppo gli ambienti». Oltre che nell’evocazione formale della posa, il materiale ligneo è peraltro presente nel rivestimento del mobile lavabo in rovere verniciato testa di moro.

L’eleganza di un materiale come il travertino velluto, dalle tonalità e trasparenze che ricordano l’onice e utilizzato per rivestire sia le pareti che il pavimento con fascia perimetrale, è l’elemento che ha ispirato il design essenziale e contemporaneo del bagno. I preziosi caratteri materici del travertino, nel caso del lavabo, sono salvaguardati dall’utilizzo di una vaschetta a incasso di Antonio Lupi inserita nel monoblocco lapideo, poggiato su top sempre in travertino, che la accoglie perfettamente consentendo un’agevole pulizia delle parti a contatto con acqua e detergenti.

Totalmente trasparente, con una pannellatura a due ante, l’ampio vano doccia dove trovano spazio anche i due vasi, separati mediante un leggero setto sempre in vetro trasparente. L’assenza di barriere visive, tra l’area doccia e il resto del locale, permette al rivestimento di correre omogeneamente sulle superfici senza soluzione di continuità.

Il progetto secondo l'architetto Paolo Richelli

«Si ha idea, in genere, che in un bagno “importante” non possa mancare la vasca. Invece in questo caso, assecondando le richieste del committente, abbiamo optato per l’eliminazione della vasca a favore di un vano doccia molto ampio e confortevole». Architetto a Verona, Paolo Richelli con il suo team si occupa di architettura e interior design residenziale e contract.

(Text by Luisa Pianzola – Ph. by Marco Toninelli)