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Arrendersi mai! L’intervista a Simone Bianchini di Stilhaus

"Ci prepariamo, facendo ordine e tracciando le linee sulle quali il nostro percorso dovrà riprendere, velocemente e con la massima positività". Intervista a Simone Bianchini, titolare di Stilhaus

“Noi garantiamo presenza, empatia, etica e correttezza”, ci dice Simone Bianchini, titolare di Stilhaus, che dal 1978 realizza accessori per il bagno di qualità attraverso lavorazioni artigianali (in questo video è possibile apprezzare i dettagli della produzione). Dalle sue parole emerge il ritratto di una realtà solida che sta onorando scadenze nei confronti dei fornitori, che si sta interrogando sulle “metodologie migliori per garantire la fluidità del lavoro e la serenità economica per chi lo presta”, che sta impegnando tutte risorse disponibili per ripartire “velocemente e con la massima positività”.

 

Cosa significa per Stilhaus fermare la produzione ora, in questa fase dell’anno?

La situazione che si è verificata ha sostanzialmente “staccato la spina” al trend di lavoro pieno e crescente. Nel momento in cui commesse importanti si stavano ultimando, sia di rilievo nazionale che estero, abbiamo dovuto bloccare la produzione, condividendo la situazione con i clienti costretti, a loro volta, a bloccare la prosecuzione dell’ordine. Questo, per la nostra realtà è solitamente un periodo proficuo e di alto rendimento, pertanto, sospendere significa definire il danno.

Come vi siete comportati con fornitori e clienti?

In una prima fase, quella per capirci, in cui potevamo ancora lavorare in quanto attività produttiva, abbiamo cercato di evadere il più possibile per fare in modo che i clienti stessi potessero consegnare e mantenere gli impegni con i committenti. La nostra clientela nazionale comprende anche il settore della termoidraulica e della ferramenta, che hanno avuto modo di proseguite l’attività, e quindi abbiamo concordato tempi e consegne. Ai fornitori abbiamo chiesto lo stesso impegno riservato ai nostri clienti, proprio per non accrescere il disagio in vista della definizione degli eventi, e ci hanno assecondato con celerità e professionalità. La fase di smart working commerciale e amministrativa avviata dal 23 marzo, data del blocco produttivo, sta proseguendo e questo ci permette di mantenere sotto controllo il da farsi. Non è il momento per fare nuovi progetti, ma di sicuro è il migliore per concentrarsi sullo stato dei fatti e delineare i tracciati su cui sarà più intelligente e giusto mantenere la rotta. Questo atteggiamento permetterà di non perdere l’entusiasmo e accrescere la positività necessaria per fare.

Quali misure avete adottato per i dipendenti?

Abbiamo ottemperato a quanto indicato in merito alle misure di contenimento: sono state definite le turnazioni per limitare il più possibile le vicinanze, abbiamo fornito tutti i dispositivi necessari come guanti e mascherine, abbiamo spostato all’esterno la zona di carico e scarico, abbiamo sanificato tutti gli ambienti sia produttivi che amministrativi tramite una ditta specializzata. Per quanto riguarda la ripresa delle attività valuteremo le metodologie migliori per garantire la fluidità del lavoro e la serenità economica per chi lo presta. 

A quali risorse state attingendo per affrontare l’emergenza?

Siamo un’azienda “sana” che lavora con liquidità propria, pertanto, il primo impegno che abbiamo voluto rispettare a fronte dell’emergenza sopraggiunta è stato quello di onorare tutte le scadenze nei confronti dei nostri fornitori oltre chiaramente, a rispettare gli adempimenti fiscali mensili. Siamo costantemente aggiornati sugli interventi economici che il Governo sta mettendo in campo e valutiamo con attenzione le opportunità che ci converrà cogliere per tutelare il nostro lavoro e quello dei nostri collaboratori.

Quali attività sono possibili da portare avanti in questa fase?

L’immobilità è un concetto che, da imprenditore, non riesco a concepire. Alla luce però di un’attività commerciale praticamente bloccata, utilizziamo questo momento per concludere, ordinare e definire alcune situazioni in divenire come ad esempio la conclusione del nuovo Catalogo Listino, la promozione del nuovo sito,  la verifica e la compilazione della certificazione di qualità, o il deposito presso gli uffici camerali dei nuovi modelli da tutelare. Ci confrontiamo costantemente con gli agenti che senza dubbio saranno chiamati a relazionarsi con uno scenario completamente nuovo presso gli showroom; accogliamo i loro suggerimenti, valutiamo interventi caso per caso.  Ci prepariamo, facendo ordine e tracciando le linee sulle quali il nostro percorso dovrà riprendere, velocemente e con la massima positività.

Come sarà il prossimo futuro?

La nostra corsa verso il Salone del Mobile ha ricevuto una brusca frenata. Le tante novità pronte per essere presentate alla fiera e la carica motivazionale che accompagna la preparazione di un evento di tale rilevanza, si sono congelate, affiancandosi a un certo disorientamento iniziale. Ma la produzione, così come la promozione non meritano questo arresto, pertanto proseguiamo con tutto il lavoro avviato e impegneremo le risorse necessarie per riconoscere il valore di ciò che vogliamo mettere sul mercato. Abbiamo altri eventi fieristici in programma e non possiamo permetterci malumori. Comunicheremo di più e utilizzeremo tutti gli strumenti a disposizione per agevolare la conoscenza delle novità. Rimaniamo vicino ai nostri clienti per supportarci reciprocamente in questo percorso di “stabilizzazione” sia produttiva che economica. Noi garantiamo presenza, empatia, etica e correttezza, in cambio chiediamo semplicemente lo stesso.