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Gerardo Iamunno è il nuovo presidente di Unindustria

“Piccolo è bello”. Questo il motto con cui Gerardo Iamunno affronta il muovo incarico di presidente di Unindustria. Un incarico fortemente voluto per sostenere la crescita della piccola e media impresa laziale, da imprenditore prima che da presidente.

Gerardo Iamunno, il noto imprenditore laziale fondatore di Grantour, produttore di mobili per l’arredo e bagno, e di Rainbox, azienda specializzata in box doccia, ha assunto di recente l’incarico di presidente di Unindustria, l’Unione degli Industriale e delle Imprese Roma, Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo: aziende che contano fino a 250 dipendenti, e rappresentano circa l’85% della base associativa. Eletto per il quadriennio 2016-2019, Gerado Iamunno subentra a Angelo Camilli. “Accettare la sfida della Presidenza del Comitato Piccola Industria di Unindustria in un periodo difficile e delicato come quello che stiamo vivendo – ha dichiarato Iamunno – non è sicuramente cosa semplice, ma sono anche sicuro che con l’impegno e la collaborazione potremo fare qualcosa di utile per le nostre aziende”. I punti salienti del programma presidenziale di Iamunno riguardano prima di tutto l’internazionalizzazione, l’accesso al credito, l’accesso ai finanziamenti europei, l’innovazione tecnologica e la formazione. Argomenti che, per chi conosce bene la realtà aziendale Grantour, caratterizzano anche la filosofia e gli obiettivi di Iamunno imprenditore a capo di un’azienda con 8 milioni di fatturato e circa 50 dipendenti.

“Come per la gestione dell’azienda, anche per questo incarico avrò bisogno del supporto di tutta la mia squadra di vice presidenti e consiglieri che sono stati eletti oggi con me. A loro chiedo il massimo supporto, affinché il nostro lavoro potrà avere buoni frutti in tutti i territori della regione”.

Così come sarà utile la collaborazione di tutte le imprese, per fare sistema. “Siamo in una fase di ripartenza – dichiara Iamunno – per cui non possiamo permetterci di perdere le prossime sfide, tra cui la vendita della centrale di Montalto (per cui si fanno nomi come Google e Amazon) o la riqualificazione di Videocon a Frosinone. Opportunità importanti per le nostre imprese locali e per tutta la regione. In ogni caso è fondamentale legare il destino della centrale allo sviluppo del porto di Civitavecchia, dell’aeroporto di Fiumicino e dell’autostrada Roma-Latina. L’indotto di questa operazione non può che andare a favore delle piccole imprese, se sapranno fare sistema e valorizzare i distretti specializzati”. Oltre a quello farmaceutico, agroalimentare e automotive, quello ceramico, uno dei distretti storici e fondamentali per tutto il settore dell’arredo bagno made in Italy.