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Rubinetteria come elemento d’arredo: la visione di Daniel Rubinetterie Cersaie 2025

Lo stand di Daniel Rubinetterie ha ripreso il concept di ispirazione milanese presentato al Fuorisalone 2025 e porta al Cersaie l’elegante atmosfera della corte di un palazzo storico che ricorda una passeggiata tra le vetrine dello shopping del centro di Milano.

Parte del Gruppo Remer, Daniel Rubinetterie conferma la sua identità raffinata e sperimentale, rafforzando la complementarità con la capofila Remer Rubinetterie. Nata nel 1985, l’azienda, con un fatturato di circa 13 milioni di euro, si distingue per una forte vocazione al design e per l’utilizzo di tecniche decorative brevettate che rendono i suoi prodotti altamente personalizzabili e adatti sia al settore residenziale che al Contract.

La presenza internazionale

Daniel Rubinetterie conta una presenza consolidata in circa 120 Paesi, con un fatturato di oltre il 75% realizzato all’estero. Questo, grazie ad un’attività di espansione sui mercati esteri avviata sin dagli anni ’70 da Antonio Repici, l’attuale presidente e seconda generazione in azienda, dapprima solo per Remer Rubinetterie e successivamente condivisa anche con Daniel Rubinetterie, nonostante le due differenti distribuzioni. “Per Daniel Rubinetterie il Cersaie è un appuntamento fondamentale: un’occasione per mostrare il nostro approccio al design, fatto di ricerca, personalizzazione e identità. Vogliamo offrire collezioni capaci di distinguersi e di interpretare con eleganza le esigenze contemporanee” ha dichiarato Antonio Repici, Presidente del Gruppo Remer.

La presenza al Cersaie

Lo stand di Daniel Rubinetterie ha ripreso il concept di ispirazione milanese presentato al Fuorisalone 2025 (l’azienda ha partecipato alla manifestazione dOT in Piazza San Marco) e porta al Cersaie l’elegante atmosfera della corte di un palazzo storico che ricorda una passeggiata tra le vetrine dello shopping del centro di Milano. Le collezioni presentate sono rivolte ad un pubblico esigente e attento al dettaglio estetico, in grado di trasformare la rubinetteria in un vero elemento d’arredo. Fiore all’occhiello è il brevetto Dekora, che consente di personalizzare la rubinetteria con l’inserimento di testi o decori a scelta dell’utente. La distribuzione avviene in canali selezionati ed esclusivi, principalmente showroom.

Al Cersaie 2025 Daniel Rubinetterie ha presentato due nuove collezioni:

Regency: un design dalle linee pulite, decise. Il corpo slanciato è dotato di una leva piatta e allungata, zigrinata con intagli decisi, che richiama un’estetica industrial. La bocca inclinata con taglio obliquo alleggerisce la geometria e dona equilibrio complessivo. Una collezione dal carattere deciso, pensata per ambienti contemporanei di forte personalità.

Reverso: un progetto che ribalta i canoni tradizionali. La leva, fresata con precisione e orientata al contrario, diventa firma distintiva e inconfondibile. La bocca di erogazione si estende con dinamismo calibrato, conferendo tensione scultorea all’insieme. Una collezione essenziale ma autorevole, per chi cerca un disegno distintivo.
In continuità con il linguaggio raffinato mostrato al Fuorisalone 2024 troviamo Stellar: una collezione dal tratto deciso che si distingue per una importante presa texturizzata con un motivo di scanalature a spina di pesce.

La forza del Gruppo Remer

Il Gruppo Remer è oggi un’imponente realtà produttiva con sede a Cassano d’Adda (MI) su un’area di circa 85.000 mq. con un fatturato complessivo di 80 milioni di euro. Nato con Remer Rubinetterie nel 1965, prende il nome dalla contrazione dei cognomi dei coniugi fondatori (Repici e Merlino).
Parte del gruppo sono altre tre aziende, dedicate alla produzione di componenti strategici: dai tubi trecciati flessibili in acciaio e alluminio alle cartucce termosanitarie e persino alle componenti elettroniche.
Il gruppo governa internamente molte delle principali fasi di lavorazione che garantisce il controllo diretto di qualità, materiali e tempi, rafforzando l’identità del Made in Italy: dalla progettazione al prodotto finito, includendo minuteria, cartucce e flessibili. Dalla lavorazione delle barre, dei fusi e stampati in ottone, con torneria robotizzata, alla cromatura, ai trattamenti galvanici e alla verniciatura, fino allo stampaggio delle componenti plastiche. Le finiture spaziano dalla galvanica di pregio alla verniciatura, alla più tradizionale cromatura fino ai più recenti trattamenti in PVD, un processo che conferisce finiture metalliche esteticamente raffinate e una maggiore resistenza del manufatto.