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Cersaie 2025: innovazione, internazionalità e quasi 95.000 presenze

La 42° edizione della manifestazione, svoltasi a BolognaFiere dal 22 al 26 settembre, ha visto un miglioramento di molti indicatori: 16 padiglioni interamente occupati dove hanno esposto 627 aziende, di cui 343 del comparto piastrelle di ceramica, 98 dell'arredobagno, 186 appartenenti ai settori della posa

La 42ª edizione del Salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno conferma il suo ruolo di riferimento globale per il settore. Dal 22 al 26 settembre, BolognaFiere ha ospitato la 42ª edizione di Cersaie, che ha registrato risultati significativi nonostante la congiuntura economica e le tensioni internazionali. L’evento ha occupato 16 padiglioni per un totale di 155.000 metri quadrati espositivi, con la partecipazione di 627 aziende, di cui 343 del comparto piastrelle di ceramica, 98 dell’arredobagno e 186 attive nei settori posa, materie prime, nuove superfici e servizi. Forte la connotazione internazionale, con 243 espositori esteri (pari al 39% del totale) provenienti da 29 Paesi.

Presenze: in crescita gli operatori italiani

Nei cinque giorni di manifestazione si sono registrate 94.577 presenze, con una lieve flessione (-0,8%) rispetto al 2024. Il dato riflette l’aumento degli operatori italiani (49.671, +3% rispetto ai 48.226 dell’anno scorso) e la diminuzione di quelli esteri (44.906, -4,6% rispetto ai 47.095). Gli stranieri rappresentano comunque quasi la metà del pubblico (47,5%). Tra i fattori penalizzanti, gli scioperi che hanno interessato le giornate di apertura e chiusura.

Il programma culturale e professionale ha registrato ampi consensi:

  • 500 partecipanti alla Lectio Magistralis di Elisabeth Diller,

  • centinaia di architetti coinvolti nelle conferenze “Costruire, Abitare, Pensare”,

  • 620 giornalisti accreditati, di cui 150 alla Conferenza Stampa Internazionale,

  • 18 Cafè della stampa,

  • 1.200 studenti per la Lezione alla Rovescia e 300 per il Career Day,

  • oltre 210 operatori internazionali coinvolti nel programma Cersaie Business, realizzato con il supporto del MAECI e di ICE Agenzia.

“La grande capacità di attrazione di Cersaie ha consentito alle aziende di valorizzare al meglio gli investimenti fatti – ha sottolineato Augusto Ciarrocchi, presidente di Confindustria Ceramica –. La ceramica italiana resta un’industria di riferimento mondiale grazie a design, innovazione e sostenibilità, pur dovendo affrontare criticità come nuovi dazi, dumping aggressivo e normative che incidono sulla competitività”. Per Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere, “Cersaie si conferma una piattaforma internazionale capace di generare relazioni e opportunità, un patrimonio per Bologna e per l’Italia”.

Il prossimo appuntamento con Cersaie è fissato a BolognaFiere dal 21 al 25 settembre 2026.